Il Sannio Quotidiano, dopo vent’anni in edicola, il 30 giugno prossimo chiuderà i battenti. È il secondo giornale in tre mesi che interrompe le pubblicazioni nell’area del Beneventano. “Prima – ricorda il consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Vincenzo Cimino – era capitato a Ottopagine (che copre Avellino e Benevento), che ha tentato la strada del web. Ne sappiamo qualche cosa anche noi in Molise, essendo presente nella foliazione, anche uno spazio dedicato alla nostra regione. Ricordo – prosegue – oltre dieci anni fa, i primi collaboratori come Francesco Tulliani, Emanuele Bracone e Francesca Spidalieri e poi anche le redazioni di Isernia e Campobasso in forma più o meno stabile”.
“Altri sette lavoratori – sottoliena amareggiato Cimino – andranno in cassa integrazione, e tanti collaboratori non hanno più un giornale sul quale scrivere. È il risultato del taglio indiscriminato al fondo ordinario per l’editoria, finanziamenti destinati a società no profit che garantiscono la libertà di stampa. Se la situazione resterà questa, se il governo non deciderà di mettere mano a quel fondo con risorse adeguate, in Campania chiuderà la maggior parte dei giornali cartacei, che attualmente sopravvivono con grande sofferenza e a costo di enormi sacrifici da parte dei lavoratori. Resteranno solo i quotidiani gestiti dai grandi gruppi editoriali e sarà una enorme sconfitta per tutti. La riforma dell’editoria è necessaria, ma è necessario che a quella riforma i giornali non ci arrivino già morti. Nel Molise va via anche una parte di informazione ed un pezzo di storia. Come non ricordare le firme che si sono succedute in questa testata: Monica Surace, Elisabetta Scuncio, Giuseppe Lanese, Maria Pasquale, Mary Buccieri…insomma un’altra tegola – conclude il consigliere nazionale Odg – sulla già depressa editoria molisana”.