Sulla notizia della messa in liquidazione ormai prossima della spa Autostrade del Molise intervengono gli esponenti regionali del ‘Molise di tutti’. “Apprendiamo oggi – commentano dall’associazione politico-culturale nata sull’esperienza dell’Italia dei Valori – che, di fatto, viene messa la parola fine al progetto dell’Autostrada del Molise”.
L’idea di realizzare in regione una grande linea di collegamento che permettesse un più agevole trasporto delle merci e uno spostamento dei molisani più veloce nel sistema stradale italiano, era stata concepita e promossa dall’allora Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro. “Oggi – proseguono dal ‘Molise di tutti’ – a causa della crisi economica che vive il Paese e non solo, prendendo atto che le esigenze non sono più le stesse dell’epoca, ci rendiamo conto della necessità di realizzare un intervento diverso”.
“Quello che dobbiamo fare – proseguono all’unisono il portavoce Cristiano Di Pietro, l’assessore Pierpaolo Nagni e il consigliere regionale Carmelo Parpiglia – è concentrare il nostro lavoro affinché i 170 milioni che spettavano al Molise per l’Autostrada restino in regione e vengano impiegati per un rilancio della territorio. Come ‘Molise di tutti’ pensiamo innanzitutto alle vie di comunicazione regionale che sono in uno stato di emergenze prioritario o anche ad investimenti nel sistema del settore delle attività produttive, in particolare dell’edilizia, interventi che il Molise aspetta e di cui ha urgente bisogno”.
La conclusione è per la strategia da utilizzare per ‘preservare’ i fondi destinati al Molise: “Dobbiamo rimboccarci le maniche per garantire alla regione investimenti importanti, così da dare una profonda boccata d’ossigeno, vitale per noi molisani. Pertanto, nel dispiacerci per l’opportunità persa, siamo comunque consapevoli della necessità di intervenire con efficacia in maniera diversa e nel modo che più si conforma alle esigenze attuali dei molisani. Ecco perché appoggeremo il governatore Frattura nelle diverse scelte circa la riprogrammazione dei fondi”.