Corecom, Cimino ‘interroga’ Latessa: “Quali le modalità di erogazioni di fondi pubblici e chi sono i destinatari della comunicazione istituzionale della Regione Molise?”

Il giornalista Vincenzo Cimino, consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e membro del Corecom, ha inviato una lettera al presidente del Comitato Regionale per le Comunicazioni, Andrea Latessa, e per presa conoscenza al Governatore Paolo di Laura Frattura, al Presidente del Consiglio regionale del Molise, Vincenzo Niro, e a tutti i consiglieri regionali, nella quale interroga l’avvocato campobassano sulle modalità di erogazione fondi e sugli eventuali destinatari della comunicazione istituzionale della Regione per il 2014 e il 2015.

“Sono venuto a conoscenza che tra il 2010-13 – ha scritto Vincenzo Ciminoben 10 Regioni su 20 sono state oggetto di sanzioni per il mancato rispetto di norme in materia di comunicazione istituzionale, con multe comminate dall’Agcom. Il Molise per fortuna non è tra esse. Come riportato dal notiziario Aeranticorallo, è emerso che la multa è una conseguenza del mancato rispetto del testo unico dei servizi media audiovisivi e radiofonici (Tusmar) di cui al Dlgs 177/2005 che prevede all’art. 41: “Le somme che  le  amministrazioni  pubbliche o gli enti pubblici anche  economici  destinano, per fini di comunicazione istituzionale, all’acquisto  di  spazi  sui  mezzi di comunicazione di massa, devono risultare  complessivamente  impegnate,  sulla  competenza di ciascun esercizio finanziario, per almeno il 15% a favore dell’emittenza privata televisiva locale e radiofonica locale operante nei  territori dei Paesi membri dell’Unione europea e per almeno il 50 per cento a favore dei giornali quotidiani e periodici. ”Il comma 5 dello stesso art. 41 stabilisce, inoltre, che “Le regioni,  nell’ambito  della  propria autonomia finanziaria, possono prevedere quote diverse da quelle indicate ai commi 1 e 4”. Il  comma 3 prevede, infine,  che i medesimi soggetti siano tenuti a dare comunicazione all’Autorità delle somme impegnate per l’acquisto, ai fini di pubblicità istituzionale, di spazi sui mezzi di comunicazione di massa”. In particolare, oltre alle sanzioni di cui si è dato conto nel precedente numero di Teleradiofax, comminate alle regioni Piemonte, Sardegna, Sicilia, Abruzzo e Calabria, nelle ulteriori cinque delibere Agcom vengono sanzionate le regioni Valle D’Aosta, Emilia Romagna, Toscana, Basilicata e Umbria. Entrando nel dettaglio delle motivazioni, la Regione Valle D’Aosta ha subito una  sanzione di € 20.660,00 per violazione dell’art. 41, comma 1 del Tusmar con riferimento agli esercizi finanziari 2010, 2011, 2012 e 2013. Con riferimento all’anno 2015, la Regione Valle D’Aosta, nell’ambito della facoltà concessale dall’art. 41 del Tusmar, ha fissato nuove percentuali di spesa per l’acquisto di spazi per comunicazione istituzionale, riducendo, in particolare, la quota da destinare all’emittenza privata televisiva locale e radiofonica locale al 5%. La Regione Emilia Romagna è stata sanzionata per violazione dell’art. 41, comma 1 del Tusmar, con riferimento agli esercizi finanziari 2010 e 2012 (non avendo rispettato la  quota  minima  prevista  per  l’emittenza radiofonica e televisiva locale) con un  importo di € 10.330,00. Con le stesse motivazioni (violazione dell’art. 41, comma 1  del  Tusmar  relativamente all’esercizio finanziario 2012), la Regione Toscana è stata sanzionata dall’Agcom con  un importo di € 11.332,00 mentre la Regione Basilicata ha subito (con riferimento all’esercizio finanziario 2011) una sanzione di € 5.165,00. La  Regione Umbria, infine, è stata sanzionata per violazione dell’art. 41, comma 1  del Tusmar con riferimento agli esercizi finanziari 2010, 2011, 2012 e 2013 per un importo di € 32.994,00. Con  delibera regionale del 20 marzo 2015, la stessa  Regione  Umbria ha ridotto le quote previste dal Tusmar, fissando, in particolare, a partire dall’esercizio 2014, quella relativa all’emittenza radiofonica e televisiva locale al 5%. Stante tale situazione, la interrogo per sapere se negli anni 2014 e nel 2015 il tetto di spesa sia stato impegnato dalla Regione Molise ed in che modo, anche perché, almeno per il 2015, si potrebbe ancora recuperare. Inoltre vorrei che lei chiedesse eventualmente le modalità di erogazione fondi e gli eventuali destinatari della comunicazione istituzionale della Regione per il 2014 e il 2015 e se esiste una programmazione per il 2016″.

 

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