Il Consiglio regionale del Molise approva la “disciplina dell’esercizio associato delle funzioni e dei servizi comunali”

Il Consiglio regionale del Molise

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità dei presenti in aula la proposta di legge di iniziativa della Giunta concernente la “disciplina dell’esercizio associato delle funzioni e dei servizi comunali”. Non hanno preso parte al voto, per motivi differenti di metodo e di merito, i consiglieri Federico e Manzo del Gruppo Movimento 5 Stelle, e i consiglieri Iorio e Fusco della minoranza di centrodestra.

“La legge –ha spiegato il relatore del provvedimento, Cristiano Di Pietro in conformità con l’orientamento politico-istituzionale nazionale, e in particolare con la legge 56/2014, intende proseguire l’iter verso la gestione associata dei servizi di competenza comunale”.

“Le funzioni, infatti – ha spiegato Di Pietro saranno allocate col fine di lasciare in capo all’Ente regionale soltanto quelle di carattere unitario, disciplinando modalità e criteri di esercizio di quelle che la normativa statale impone di gestire localmente in forma associata. Per quanto concerne i confini – ha continuato – l’ambito territoriale ottimale rappresenta la configurazione ideale per la gestione associata sia delle funzioni “canoniche” definite dalla legge nazionale, sia di quelle “devolute” dalle leggi regionali”.

“A tal fine la Giunta regionale – ha terminato il relatoresulla base del processo di concertazione svolto con i Comuni e con l’Osservatorio sulla Finanza territoriale, ha individuato 8 ambiti territoriali e tre macro-ambiti, sui quali incardinare le Unioni dei comuni quali strumento amministrativo privilegiato per l’esercizio delle competenze previste dalla normativa nazionale”.

La nuova legge ha l’obiettivo di garantire per l’intero sistema regionale e locale la razionale distribuzione delle funzioni alla luce dei criteri di unicità, semplificazione, adeguatezza, prossimità al cittadino, senza sovrapposizioni o duplicazioni delle stesse. Ci si prefigge pertanto il riequilibrio dell’offerta dei servizi di base nelle aree interne.

Il provvedimento quindi, mirando alla tenuta complessiva del sistema finanziario regionale, vuole creare uno stretto rapporto tra assetto istituzionale, livello di erogazione dei servizi ai cittadini e politiche di sviluppo socio-economico.

In particolare la legge definisce otto ambiti ottimali: Alto Medio Sannio; Basso Molise, Cigno, Cintura Campobasso; Cintura Isernia, Fortore, Matese e Volturno. Nel quadro di riorganizzazione territoriale previsto dalla stessa legge, ed in coerenza con il processo di riordino delle funzioni esercitate dalle Province, viene promossa un’aggregazione tra gli ambiti al fine di individuare 3 macro-ambiti con compiti di funzioni di servizi di Area Vasta.

La nuova legge, infine, fissa al 30 aprile 2016 il termine entro il quale i Comuni dovranno provvedere a costituire le nuove Unioni o a costituire le convenzioni per la gestione delle funzioni.

Entro lo stesso tempo dovranno essere adeguate le Unioni esistenti e le convenzioni già in essere alla nuova legislazione regionale in materia. Prima dell’avvio delle votazioni, nell’ambito della discussione generale, sono intervenuti i consiglieri Iorio, Fusco, Federico e Niro. Ha chiuso il dibattito il presidente della Giunta regionale Paolo Di Laura Frattura.

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