Nel corso della seduta del Consiglio Comunale di Campobasso, l’assise civica ha discusso la mozione presentata come prima firmataria dalla consigliera del Pd, Bibiana Chierchia, e riferita alla biblioteca “P. Albino”.
Il sindaco Gravina ha ricordato tutti i passaggi effettuati costantemente dall’Amministrazione comunale per cercare di sbloccare una situazione che ha radici nel passato.
“L’Amministrazione è sul pezzo sin dall’inizio e lo è insieme al Consiglio Comunale, senza distinzioni di parte politica – ha ribadito Gravina – ma è bene chiarire come tutto sia nato nel momento stesso che si decise il passaggio della allora Biblioteca Provinciale al Demanio dello Stato in modo improprio, facendo passare l’Albino sotto la Direzione Generale dei Musei invece che sotto quella delle Biblioteche. In questi anni non ci siamo mai tirati indietro nell’affrontare questo tema, – ha fatto presente il sindaco nel suo intervento – per dare come Amministrazione comunale un supporto concreto alla risoluzione di una problematica fortemente sentita da tutto il territorio e che meriterebbe interventi diretti e rapidi da parte di chi può decidere in questo senso. Per l’Albino, infatti, il Comune di Campobasso e il Consiglio hanno lavorato e tenuta desta l’attenzione istituzionale, pur non essendoci una diretta competenza dell’amministrazione comunale su questa materia. Abbiamo interloquito direttamente con il ministro Franceschini a Roma, e lo abbiamo reso noto, per rimettere a posto quel primo tassello e far incardinare la biblioteca Albino sotto la direzione di un’altra Biblioteca nazionale e poterne così agevolare la riapertura. Continueremo ad agire per proporre azioni d’intervento congiunte con quelle parti istituzionali che sono chiamate e deputate a dare una soluzione che tutto il nostro territorio attende e merita da troppo tempo”.
“Ad oggi l’Amministrazione Comunale di Campobasso, pur non avendo competenze amministrative sul tema, è l’unica istituzione o ente a essersi occupata della sorte della Biblioteca Albino – ha sottolineato il capogruppo del MoVimento 5 Stelle, Antonio Vinciguerra – Una serie di altre istituzioni, che pure sono insediate e presenti sul nostro territorio, non hanno prodotto alcuna azione in tutti questi anni”.
La mozione originale, presentata dal PD, è stata modificata con un emendamento proposto dal consigliere Vinciguerra che ha ottenuto 23 voti a favore, 2 astensioni e 2 voti contrari, e che impegna sindaco e Giunta a farsi promotori della richiesta della convocazione di un tavolo interistituzionale al fine di poter acquisire ogni informazione utile a definire lo stato dell’arte – con particolare attenzione alla ricognizione dei fondi librari e dell’edificio – e a favorire la riapertura della Biblioteca.