“Sono decisamente amareggiato. La seduta straordinaria di consiglio di questa mattina altro non è stato un modo per temporeggiare, per dilatare ancora di più i tempi nel dover prendere decisioni serie, responsabili ed efficaci a favore della nostra sanità e, di questo, non posso che prenderne atto. Sono dispiaciuto soprattutto del fatto che si è persa una ulteriore occasione per poter risollevare un settore, quello della sanità, che riguarda l’80% della spesa pubblica” – ha alzato la voce il consigliere regionale Filippo Monaco di fronte a quello che egli afferma essere “l’ennesimo escamotage adottato dal Consiglio regionale di non discutere le modifiche da apportare al Piano di Rientro dal disavanzo sanitario”.
Dopo aver illustrato la mozione riguardante il presidio ospedaliero San Timoteo di Termoli, che raccoglie le istanze provenienti dai cittadini e dai comitati in difesa della sanità bassomolisana, il vice presidente di Palazzo Moffa ha dovuto, suo malgrado, accettare il rinvio della trattazione come richiesto dal consigliere Totaro.
“Naturalmente, nonostante l’amarezza, grido forte che non mi fermo di certo qui. Insieme ai comitati civici che spontaneamente sono nati a difesa della sanità – e mi riferisco in particolar modo al Comitato San Timoteo di Termoli del quale sono un umile portavoce – porterò le istanze e le richieste di modifiche al Piano Sanitario illustrate questa mattina in ogni sede di discussione: dalle commissioni e nuovamente in Consiglio. Di certo oggi, dopo l’ennesimo schiaffo alle responsabilità, farò sentire ancora più forte la mia voce a tutela del popolo molisano e del loro diritto alla salute”.