Cresce l’attesa per il ritorno della tradizionale parata dei Fucilieri a San Giuliano del Sannio i prossimi 8 e 9 maggio, dopo i due anni di stop a causa della pandemia.
A distanza di due anni, infatti, complici le ripercussioni dell’epidemia, nel paesino della valle del Tammaro torna la storica celebrazione e l’emozione è più forte di sempre: strade e piazza di nuovo piene per partecipare a uno dei momenti più suggestivi della tradizione spirituale del paese. La comunità si appresta a rivivere una delle sue trazioni più sentite: la parata dei Fucilieri in processione del Santo Nicola che torna a svolgersi dopo due anni di stop.
L’ultima edizione, infatti, fu quella del 2019. Nel 2020 la pandemia fermò tutto. Fortissime le limitazioni anche lo scorso anno, nel 2021, con la sola messa in Piazza Libertà presenziata da una ridotta rappresentativa di Fucilieri. Con la campagna vaccinale, il miglioramento del quadro epidemiologico e le maglie delle restrizioni via via più ampie, San Giuliano del Sannio, come già accaduto in precedenza per altre località, prova a ritornare alla normalità. Lo fa con la consapevolezza di dover rispettare il distanziamento e le norme delle mascherine negli spazi affollati. Norme che tutti accettano di rispettare volentieri, dopo due anni di fermo “Purché si riparta”, è la frase che in questi giorni capita di ascoltare più spesso durante le conversazioni per strada.
La parata dei Fucilieri prima e la processione con spari a salve in onore del Santo Patrono Nicola, insieme alla sfilata finale, rientra tra le tradizioni più sentite dai sangiulianesi che numerosissimi seguono il lungo corteo che si snoda tra le strade del centro storico e del borgo antico.
Il potere della memoria e il Fuciliere che con il suo archibugio rende onore al suo Santo. Amore incarnato e lacrime di gioia nel sussulto dei fucili per San Nicola re della sua tradizione popolare in una celebrazione identitaria, alle stanze del folklore, alla sublime profondità dello spirito; ai vicoli di nuovo pieni, alla meraviglia dei più piccoli dei quali San Nicola è sublime protettore, al groppo in gola dei più grandi, a quei passi cadenzati dei Fucilieri. Più di una catarsi, più di una semplice riappropriazione, perché San Giuliano del Sannio torna a riabbracciare la sua storia, a disegnare ancora una volta i contorni del suo destino.
Nonostante un lungo buio, nonostante gli strascichi atroci della pandemia ed i suoi sanguinosi lasciti l’8 e il 9 maggio la collettività di San Giuliano non sarà più sola, perché ritrova sé stessa con i Fucilieri ed il Santo ed in Lui, “tutti si ritroveranno nel medesimo abbraccio a procedere insieme come figli e come fratelli uniti in un solo canto contornato dal colpo a salve dei fucili”.