I precari della Protezione Civile sfiduciano il consigliere regionale Salvatore Ciocca: “Deve assumersi le responsabilità del fallimento”

Protezione CivileIl Comitato dei Precari della Protezione Civile del Molise è intervenuto ancora, tramite una nota stampa, sulla gestione dell’Agenzia, sfiduciata proprio ieri, martedì 22 luglio, dai costruttori edili del Molise.

“Crediamo sia giunto il momento che il consigliere regionale Salvatore Ciocca, si assuma la responsabilità del suo evidente fallimento sul fronte della gestione del sistema di Protezione Civile regionale; una gestione che in oltre un anno e mezzo si è tradotta solo in annunci puntualmente smentiti dalla realtà dei fatti, false promesse, giravolte continue e contraddizioni” dichiarano i precari, che proseguono: “Dopo le dichiarazioni rilasciate alla stampa dal Presidente dell’Associazione dei Costruttori Edili del Molise Corrado Di Niro, è ormai di tuta evidenza il fatto che aver dimezzato il personale in forza alle attività di ricostruzione non ha reso di certo più efficiente il lavoro dell’Agenzia. Al contrario, si è arrivati alla totale paralisi del sistema, elemento che ha spinto il Presidente dell’Acem a chiedere esplicitamente la soppressione della struttura.

L’idea originaria di riorganizzare e semplificare le funzioni della Protezione Civile non si è tradotta in  nulla di concreto: dalla proposta, propagandata in campagna elettorale, di affidare la gestione della ricostruzione post-sisma direttamente ai comuni, fino all’idea – avanzata dallo stesso Ciocca – di indire un nuovo concorso per reclutare personale da impiegare nelle attività di ricostruzione e snellire le procedure della ricostruzione.  Abbiamo assistito solo a parole vuote e annunci propagandistici di cui i cittadini molisani sono ormai stufi. Il solo risultato raggiunto dal governo regionale, con la complicità del comunista “Ciocca”, è  stato quello di aver gettato 100 professionisti vincitori di concorso nell’esasperazione e nello sconforto. A questi 100 lavoratori oggi nessuno ha il coraggio di rispondere.

Ci meraviglia il fatto che neppure il Prefetto di Campobasso si sia degnato di fornire riscontro alla nostra insistente richiesta di riconvocazione del tavolo di concertazione nella sede del Governo, così come scritto nel verbale di intesa a margine della riunione del tavolo prefettizio dello scorso febbraio, verbale – lo ricordiamo – firmato tra gli altri dal vice presidente della Giunta regionale Petraroia, dal Senatore Ruta, dall’ex direttore della Protezione Civile Mastronardi, dai rappresentanti delle tre Organizzazioni Sindacali confederali CGIL, CISL e UIL Molise, alla presenza del Prefetto di Campobasso, Di Menna. Sono trascorsi inutilmente sei mesi da allora.  Quanto ancora dovremo aspettare prima di poter affrontare nel merito la questione della ricollocazione del personale vincitore di concorso ??? Perché si sta tentando da più parti di insabbiare la vicenda e gettare nel dimenticatoio una vertenza che coinvolge 100 persone in carne ed ossa, molte delle quali con figli a carico e giovani che avevano in quel lavoro la loro unica forma di reddito ??? Di questo pasticcio targato Protezione Civile del Molise sono ormai evidenti a tutti le responsabilità e i gravi errori commessi finora. Auspichiamo a questo punto in uno scatto di coscienza e in un passo indietro da parte dei diretti interessati”.

 

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