“Non possiamo assolutamente tollerare – dichiarano i tre segretari Guarracino, Capuano e Magnifico – che a distanza di pochi metri, a Campobasso, Termoli ed Isernia, i lavoratori con gli stessi compiti vengano trattati in maniera diversa, e che ad alcuni venga applicato il Ccnl rinnovato, ad altri quello scaduto nel 2011. Non può succedere che, a distanza di pochi metri, colleghi con lo stesso ruolo percepiscano stipendi diversi”.
Uiltucs, Filcams e Fisascat dicono no a quest’atteggiamento discriminatorio, così come hanno fatto i vertici nazionali, e contestano e contesteranno fino a quando Federdistribuzione capirà che non esistono lavoratori di serie A e di serie B. “I lavoratori – continuano i sindacalisti – devono essere tutti uguali e per loro combatteremo e manifesteremo. D’altronde la richiesta del sindacato a Federdistribuzione, sostenuta con sacrosante e palesi ragioni, è di avere un contratto nazionale che non crei discriminazioni retributive e normative tra lavoratori che svolgono le stesse mansioni in aziende diverse. Nessuna discriminazione è tollerabile per lo stesso lavoro”.