E’ on line il documento sulla riforma “La buona scuola” che attuerà il premier Renzi, un documento dove punto per punto si spiegano i prossimi cambiamenti della scuola da fare per abbattere il precariato, restituire meritocrazia, rafforzare il corpo docenti ed eliminare le molestie burocratiche. Eppure la FLC CGIL evidenzia i bluff del Piano Renzi che, in fondo, ha ancora molti punti oscuri:
- manca qualsiasi accenno alle assunzioni del personale ATA, il quale di sicuro verrà ridotto con l’aumento della digitalizzazione;
- mancano i riferimenti al rinnovo del contratto e men che meno nel dossier si accenna ai sindacati come possibili interlocutori per l’aspetto lavorativo;
- le 150 mila assunzioni che arriveranno non sono, secondo la FLC CGIL, una buona concessione che farà il Governo Renzi ma una urgente priorità di interesse anche per la Corte Europea.
Per la situazione in Molise, invece, la FLC CGIL ha presentato oltre 250 ricorsi. Il piano di stabilizzazioni che a partire dal 2015 dovrebbe coprire tutti i posti vacanti (50.000 docenti), introdurre nella scuola l’organico dell’autonomia (circa 80.000 docenti per tutti gli ordini), è essenziale per rispondere alle esigenze della progettazione educativa fatta dalle scuole.
In Molise ciò potrebbe determinare almeno 700 immissioni in ruolo di docenti precari e vincitori del concorso che consentirebbero alle scuole di evitare il continuo ricorso allo stillicidio delle supplenze temporanee, garantendo, finalmente, un organico stabile in grado di assicurare la continuità del processo educativo e dare agli studenti molisani il tempo scuola di cui hanno bisogno.