“E saranno per prima i giovani e le donne del suo paese a cacciarlo – ha ancora detto Romagnuolo – e poi, quelli dei paesi vicini, quando comprenderanno e si accorgeranno che dietro la promessa di andare a pulire la toilette di una delle tante casette d’oro gestite dalle cooperative che ospitano immigrati e clandestini, ci sarà una misera paga. A decidere, dovranno essere i cittadini per non fargli accarezzare il suo atavico sogno di portare migliaia di immigrati in una zona depressa e per non inguaiare gli italiani, devono essere i cittadini con un Referendum, devono essere solo i cittadini di San Giuliano, Santa Croce, Colletorto, Bonefro, Montelongo e Rotello a decidere se sono d’accordo, dovranno essere solo loro a stabilirlo e non questo sindaco in solitario che decide da solo. Barbieri non può sostituirsi a 17 mila cittadini che vivono in quell’area, ha continuato Romagnuolo, lui può portare tranquillamente gli immigrati a casa sua a San Giuliano, anche a Campobasso, ed è libero di farlo, ma non può portare centinaia e centinaia di immigrati misti a clandestini e a delinquenti in un luogo dove i cittadini non vogliono”.
“La cosa gravissima – ha ancora detto Romagnuolo – è anche il silenzio forzato e dovuto, la quasi complicità di una piccola ma furba parte della popolazione che sulla scorta di una promessa, di un labile posto di lavoro, considerano questa operazione come un affare mentre tale non è. Sappia Barbieri – ha poi concluso – che i cittadini saranno disposti a tutto, anche a fare le barricate e quelle, certamente le faranno. Poi sappia sempre Barbieri, che porteremo Salvini nel villaggio e per ultimo, tutti sappiano che una volta al Governo il villaggio Hub sarà chiuso, anche in considerazione delle decine e decine di milioni di euro che gravitano nell’affaire e che si pappano le cooperative”.