Ha partecipato anche il sindaco di Campobasso alla 38^ Assemblea nazionale dell’Anci in corso di svolgimento a Parma. “C’è bisogno che il Pnrr preveda delle procedure di semplificazione – ha affermato Gravina – destinate ad evitare il più possibile passaggi burocratici che poi limitino le capacità di incidere dei Comuni.”
Seconda giornata di confronto per ANCI
Nella mattinata di oggi è entrata nel vivo la seconda giornata di lavori dell’ Assemblea dei comuni italiani. Sono state discusse le missioni previste dal PNRR e di interesse dei Comuni, dalla Digitalizzazione, innovazione e competitività attraverso misure che riguardano cultura e turismo, alla presenza di Vittorio Colao, Ministro per l’innovazione tecnologica e la Transizione Digitale, Luciana Lamorgese, Ministra dell’interno e Massimo Garavaglia, Ministro del Turismo ed infine in collegamento Luigi Di Maio, Ministro degli Esteri.
La transizione ecologica e le infrastrutture
Nel pomeriggio le sessioni sono state dedicate alla rivoluzione verde, alla transizione ecologica e alle infrastrutture per la mobilità sostenibile, con la presenza sia in collegamento che in presenza Renato Brunetta, Ministro per la Pubblica Amministrazione, Enrico Giovannini, Ministro delle infrastrutture e della Mobilità sostenibile e Mariastella Gelmini, Ministra per gli affari regionali e le autonomie. E proprio per discutere di questi temi, sul palco principale di Parma Fiere, struttura che ospita l’Assemblea dei Sindaci, è salito anche il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina.
Prevedere linee d’investimento dirette per i comuni
Gravina ha specificato che sulla Mobilità sostenibile occorre recuperare anni di politiche senza investimenti. E precisa che occorre investire sul trasporto urbano e sulla mobilità sostenibile alternativa. I Comuni sono la prima stazione appaltante d’Italia, – ha ricordato il sindaco di Campobasso – ed è per questo che, come Comune di Campobasso, insisteremo perché anche su questo tema si prevedano linee d’investimento dirette per i Comuni, bypassando quelle catene burocratiche che troppo spesso condizionano le procedure degli appalti pubblici e la messa a terra, sul territorio, dei finanziamenti.”
CP