IL MESSAGGIO DI AUGURI DEL SINDACO DI CAMPOBASSO ANTONIO BATTISTA
Mancano davvero poche ore al Santo Natale, il periodo di festa più atteso dell’anno. Il tempo della gioia e degli auguri. Ma anche tempo di riflessione e di bilanci su quello che è stato fatto nel corso dell’anno e su quello che verrà affrontato e approntato nei prossimi mesi. Viviamo in un periodo complicato, contrassegnato da emergenze ed incertezze che pesano su ognuno di noi, sulle famiglie, sul nostro presente e sul nostro domani e che non facilitano il lavoro di chi come me è alla guida del capoluogo molisano e, da poco, della Provincia di Campobasso. Purtroppo non sempre quello che vogliamo o che abbiamo programmato riusciamo subito a realizzarlo. Tante iniziative e tanti progetti restano in un cassetto che non chiudo mai a chiave nella convinzione di poterli, un giorno, mettere in campo. Nonostante il quadro complicato in cui si trova Campobasso, come altre realtà che devono affrontare le nostre stesse urgenze, non mi arrendo, anzi mi impegno e mi impegnerò ancora con più forza per dare risposte sempre più concrete a quanti vivono in questa meravigliosa terra. Insieme all’amministrazione comunale, che mi onoro di guidare, stiamo dedicando tutte le nostre forze per migliorare la qualità della vita dei cittadini e lo stiamo facendo con passione e determinazione, nella consapevolezza di poter fare degli errori ma nella tranquillità di aver sempre agito in assoluta buona fede e solo per costruire il bene comune in cui credo, anzi crediamo, oggi più che mai.
Forse augurare a tutti un Natale di gioia, potrebbe apparire stridente, soprattutto agli occhi di chi vive una drammatica quotidianità, che non permetterà di trascorrere le feste con quella pace interiore che tutti meriterebbero. La realtà che ci circonda la conosciamo piuttosto bene: ogni giorno ci arrivano appelli e richieste di aiuto da chi non ha una casa, da chi è in cerca di un’occupazione o da chi un lavoro non ce l’ha più. Incontro tanti giovani che non sanno come iniziare ad incamminarsi lungo il sentiero della loro vita e mi capita anche di parlare con qualche imprenditore che lamenta le conseguenze di una lunga crisi generale e che si vede costretto a chiudere bottega. Purtroppo nessuno di noi ha la bacchetta magica per risolvere in un batter d’occhio le difficili problematiche che abbiamo ereditato o che si presentano come quotidiani imprevisti. Abbiamo però la volontà e il coraggio di fare delle scelte, di prendere delle decisioni, che talvolta possono risultare impopolari. Ci mettiamo tutto l’impegno e ci mettiamo pure la faccia. E ogni volta che indichiamo una soluzione lo facciamo nella convinzione di utilizzare al meglio le energie e le risorse a disposizione individuando nel contempo i bisogni della popolazione e ricercando le misure necessarie per sostenerli. Lo abbiamo fatto in questi due anni e mezzo, lo stiamo facendo e lo faremo ancora con più slancio per superare piccole e grandi difficoltà. È la nostra missione, quella per la quale siamo scesi in campo e quella per la quale ogni mattina ci alziamo.
Spero che questo sia un Natale di amicizia e di rispetto, un Natale che ci faccia riflettere sul senso della vita, degli affetti, sulle priorità. Un Natale che ci faccia guardare con gli occhi della comprensione e della misericordia i più deboli, i più bisognosi, quanti fanno fatica a vedere riconosciuti i diritti.
L’augurio che mi sento di fare è che questo periodo di festa ci faccia ritrovare gli affetti persi, la pace e la serenità di cui abbiamo bisogno. Un augurio particolare lo rivolgo a chi sta combattendo contro l’emarginazione, il disagio, la lontananza dalla famiglia, la solitudine, la malattia, l’inserimento in un nuovo Paese. Un grande augurio lo rivolgo agli anziani che conservano le nostre tradizioni e che ci ricordano da dove veniamo e ai giovani che sono il nostro domani. Spero con il cuore che questo Natale ci aiuti a costruire solide relazioni umane per una convivenza più civile e più serena e ci incoraggi a sognare e a realizzare un mondo migliore.