La tradizionale processione dei Misteri di Campobasso è approdata sul periodico di costume moda e politica Vanity Fair. In un articolo datato 3 giugno ha trovato spazio “la tradizione popolare che forse meglio di tutto parla dell’anima più profonda di questo luogo”.
Nell’articolo consultabile sul sito online della famosa rivista viene raccontata tutta la storia degli Ingegni del Di Zinno, “degli angeli e dei demoni che si fronteggiano in un’allegorica schermaglia tra bene e male”.
“La sua particolarità – si legge nell’articolo – sta nel fatto che, diversamente da quanto avviene in una normale processione religiosa, al posto delle comuni statue raffiguranti santi o protettori, a sfilare sono decine e decine sculture in carne e ossa impersonate, fra l’altro, da moltissimi bambini. Quadri viventi raffiguranti storie dell’Antico e del Nuovo Testamento e scene tratte dalla vita di alcuni santi”.
I Misteri di Campobasso non rappresentano tuttavia l’unica tradizione a cui si fa riferimento nel pezzo. Un trafiletto è stato infatti appositamente dedicato alle altre bellezze naturalistiche e paesaggistiche del Molise “unica terra antica che sia rimasta in Italia, e bella da lasciare senza fiato, con i suoi paesi, pianure d’alberi, montagne, fiumi, vita pastorale, silenzi, buona cucina”.
Oltre al Museo dei Misteri Vanity Fair cita inoltre anche le attrattive presenti nei paesi di Oratino, Ripalimosani, Petrella Tifernina, Castropignano e Colle d’Anchise.
Un vero e proprio vanto per il piccolo Molise approdato sulle pagine della rivista nata in America negli anni ’80.