Una doppia opportunità, che parla di reinserimento sociale e della scoperta del vero senso del volontariato. È quella che verrà data ai detenuti di Molise, Lazio e Abruzzo e, più in generale, a chi è stato condannato a scontare una pena, grazie all’accordo siglato dai CSV delle tre regioni con UIEPE e CGM.
I Centri di servizio hanno firmato un protocollo d’intesa con l’Ufficio Inter-distrettuale per l’Esecuzione Penale Esterna, che opera proprio nelle tre regioni, e il Centro di Giustizia Minorile, al fine di mettere in campo delle attività che spaziano nell’ambito della giustizia riparativa e che si pongono come obiettivo l’inclusione.
Il CSV Molise, grazie alla spinta del consigliere Piero Petrecca, ha voluto fortemente prendere parte a questa iniziativa che si fonda sull’unione di intenti e sulla sinergia con i due CSV vicini non solo a livello territoriale, ma anche in merito alle future prospettive sociali. L’esponente del direttivo, nonché tesoriere nazionale di CSVnet, ha più volte rimarcato la necessità, soprattutto in questo momento storico, di diffondere quanto più possibile i valori e la cultura del volontariato.
Vista l’importanza di tale accordo, Buone notizie, il settimanale del Corriere della Sera, ha acceso i riflettori sul progetto. Nell’edizione pubblicata oggi, viene dato un ampio spazio al protocollo d’intesa e all’unità d’intenti dei CSV di tre regioni, accomunati dallo stesso obiettivo.
‘La pena è lieve se la sconti curando l’orto’, il titolo dell’articolo a tutta pagina in cui la giornalista Paola D’Amico spiega i vantaggi che questa possibilità fornisce a chi ha commesso un reato e viene condannato.
La ratio dell’accordo è che la pena deve essere considerata un modo per reinventarsi, non puramente una punizione e nulla più del volontariato può rappresentare la strada utile a ‘rinascere’.
«Vogliamo avviare delle attività che avvicinino queste persone al non profit – le parole di Lorena Minotti, direttrice del CSV Molise – Ci piacerebbe accompagnarle in un percorso di cittadinanza attiva attraverso la solidarietà».