“Ricorre oggi – 7 febbraio – la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo e, al riguardo, mi preme esprimere una riflessione che sia anche da incoraggiamento per le nuove generazioni alla cultura del rispetto. Sempre”. Così l’assessore regionale al sociale, Mena Calenda.
“Il bullismo, tanto in Italia quanto nella nostra piccola regione, – dice la Calenda – è un problema sociale e culturale che riguarda ognuno di noi. Perchè nessuno può essere escluso da problematiche che rischiano di pugnalare – spesso irreversibilmente – la dignità, l’onorabilità, la serenità, la vita di un cittadino perseguitato perché visto come debole o “diverso” (ma da chi?).
Non è chiaramente un problema che si può addebitare soltanto alla scuola, luogo dove più frequentemente accadono, purtroppo, episodi di bullismo e prevaricazione. Combattere questo odioso fenomeno di ostilità e violenza contro chi viene considerato “diverso”, significa prima di tutto stabilire una cooperazione fattiva e continua fra la famiglia e la scuola. Questa cooperazione deve subito dopo essere estesa all’autorità giudiziaria, ai rappresentanti delle forze dell’ordine, ai media e al mondo della cultura. perché prima ancora che reprimere è necessario prevenire e si previene soltanto educando. Dunque, con interventi capaci di cambiare una formazione culturale fino a quel momento – probabilmente – carente di valori che sono il rispetto, la solidarietà, la condivisione, l’uguaglianza.
E’ chiaro che sulla crescita dei ragazzi influisce l’esempio di noi adulti, ecco perché, allora, certe operazioni di riflessione devono necessariamente partire da noi. E, sempre noi, dovremmo essere i primi ad evitare comportamenti offensivi per l’altro, violenti e irrispettosi.
Quindi, e mi rivolgo ai ragazzi: non fatevi trascinare da quello che può sembrare più forte ma in realtà è soltanto più vile e – paradossalmente – è, forse, anche più fragile di voi che al contrario siete invece ragazzi con una propria autonomia di pensiero, e per questo in grado di andare avanti, crescere e volare senza il consenso dell’altro. Perchè in voi ci sono già i valori imprescindibili per una vita di successo che sono rispetto, uguaglianza, partecipazione, condivisione, pace”.