Il presidente della Regione Molise Donato Toma ha incontrato questa mattina il nuovo Prefetto di Campobasso Michela Lattarulo. La visita istituzionale a palazzo Vitale ha rappresentato la prima occasione di confronto tra i vertici della Regione Molise e la funzionaria del governo, che ieri ha assunto l’incarico per la provincia di Campobasso.
Diversi i temi affrontati: particolare attenzione per il territorio, per la sicurezza e la legalità, sullo sfondo l’auspicio di una costante e proficua interlocuzione, nel segno di una sinergia che è determinante per una corretta convivenza civile nella società molisana. “Do il benvenuto e auguro buon lavoro alla dottoressa Lattarulo – ha detto Toma – E’ stato un incontro cordiale e costruttivo, la Regione garantirà al nuovo Prefetto la massima disponibilità e collaborazione”.
Subito dopo anche il sindaco di Campobasso ha accolto la visita del nuovo Prefetto, utile a tracciare un primo importante orizzonte programmatico del quale tener conto in vista dei prossimi futuri impegni.
“L’esperienza professionale e il forte senso dello Stato che il nostro nuovo Prefetto possiede come suo indiscutibile bagaglio personale, – ha sottolineato il primo cittadino, Roberto Gravina, al termine dell’incontro – sono emersi in modo chiaro ed evidente anche in questa prima occasione di confronto. Ho avuto modo di poter apprezzare la convinzione e sensibilità mostrata dalla dottoressa Lattarulo nel prospettare la creazione di un percorso istituzionale comune che lanci un segnale concreto, da parte di tutti noi, verso le esigenze del nostro territorio e incentrato sull’affrontare problematiche impellenti, come ad esempio quelle relative al fenomeno dello spopolamento. Con il Prefetto abbiamo avuto modo di ragionare su quelli che saranno i prossimi temi da attenzionare con cura e per il bene delle nostre comunità, sia nel breve che nel più lungo periodo.
La visione chiara e lucida della dottoressa Lattarulo – ha aggiunto Gravina – su come andranno affrontati i passaggi che di volta in volta si configureranno, sono certo che diverrà, sin da subito, per tutti noi, un patrimonio di forte competenze specifiche in grado di favorire una condivisione ampia, anche con la società civile, di ogni azione istituzionale”.