Il 23 maggio e il 19 luglio sono due date infauste per la storia d’Italia. Sono i giorni, infatti, in cui furono uccisi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i due magistrati simbolo della lotta alla mafia. Nella Giornata della Legalità, in cui si commemora l’anniversario della strage di Capaci, l’aula magna del’ITST Marconi di Campobasso ha ospitato la Polizia si Stato per tre ore di lezione, per l’appunto, sulla legalità ad una platea selezionata di studenti di diverse classi.
Il primo intervento è stato della Polizia Postale: il sovrintendente capo Eleonora Urbano e l’assistente capo coordinatore Giuseppe Cinelli hanno trattato alcuni fra gli argomenti più sentiti dall’attuale generazione di adolescenti e cioè la rete internet, in particolare mettendo in guardia dai pericoli della navigazione web, dando dei suggerimenti su come difendersi dal furto dei dati personali, dall’adescamento on line e anche dalla cosiddetta “sex extortion”, nonché su come comportarsi correttamente nei social network e nelle chat. Il clou dell’incontro è stato senza dubbio l’intervento del questore di Campobasso Mario Antonino Cageggi, apprezzatissimo dagli studenti nel suo discorso sulla legalità in generale e nel ricordare la pagina drammatica della strage di Capaci, in cui perirono il magistrato Giovanni Falcone, sua moglie e diversi uomini della scorta in un attentato di incredibile efferatezza e crudeltà.
Successivamente, il capo della Squadra Mobile del capoluogo regionale Raffaele Iasi si è soffermato sullo spaccio e sull’uso delle sostanze stupefacenti e, di seguito, l’assistente capo della Polizia Stradale di Campobasso Giuseppe Adamo ha trattato le norme sul codice della strada, con particolare riferimento alle sanzioni in caso di guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Ha chiuso la mattinata il sovrintendente Ludovico Argentieri, della Polizia Scientifica, che ha descritto ai ragazzi le procedure che si seguono nei casi di rilevazione delle impronte digitali ma si è soffermato soprattutto sulle sostanze stupefacenti dal punto di vista chimico, descrivendo in modo particolare i danni che esse possono arrecare al fisico di chi ne fa uso. Insomma, tre ore davvero interessanti, nelle quali i ragazzi, in una fase della loro crescita, quella dell’adolescenza, in cui sono continuamente esposti a rischi di ogni genere anche compiendo azioni all’apparenza “normali” come può essere quella di parlare con un amico attraverso una chat, hanno preso maggiore consapevolezza di tali rischi imparando a “tenersene il più possibile alla larga”.