Gioco del bingo, quante varianti esistono?

Chi conosce la tombola avrà sentito parlare qualche volta anche del bingo. Si tratta di un altro gioco a estrazioni nato in Georgia, tra l’altro in maniera molto causale. Il nome del “beano” fu infatti storpiato da un fortunato vincitore diventando per l’appunto “bingo”. Oggi il gioco è divenuto talmente popolare che il bingo virtuale può attirare anche l’attenzione dei media. Nella versione tradizionale del gioco sono presenti 90 numeri, stampati in maniera più o meno casuale su cartelle da 15. Nel bingo non bisogna far altro che seguire l’uscita dei vari numeri e segnare quelli che si riscontrano sulle proprie cartelle. Il primo premio che si può ottenere è la cinquina. Non esistono ambo, terno e quaterna. Il premio del bingo, invece, equivale a quello della tombola e si ottiene quando vengono marcati tutti i numeri presenti una delle cartelle acquistate.

Il bingo è un gioco autorizzato dai Monopoli di Stato, che si pratica in grandi e apposite sale. Il premio del bingo può essere ottenuto attraverso diverse soluzioni, che dipendono dal numero di estrazioni eseguite prima che uno dei giocatori segni tutti i numeri su una cartella. Di base il bingo corrisponde alla metà dell’incasso dell’intera sala, ma tra bingo one, bingo one extra, super bingo, bingo oro, bingo argento e bingo bronzo è possibile veder crescere la somma. Il bingo one, ad esempio, viene erogato quando si effettua bingo prima che venga enunciato il 47° numero. I premi messi in palio in una partita devono essere comunicati anzitempo dal direttore di sala.

Come i più famosi giochi di carte americani, il bingo può vantare diverse versioni alternative: è possibile individuare il bingo americano, il bingo inglese e il bingo italiano. Nella variante a stelle e strisce il tabellone è composto da 75 numeri e non da 90, mentre le cartelle ne contengono addirittura 24. Sopra alle colonne dei numeri sono presenti le lettere “b”, “i”, “n”, “g” e “o”. Esistono diverse combinazioni per considerare completata una cartella, come la composizione di forme geometriche quali rombi o quadrati, o addirittura della figura di un albero natalizio, stando alle iniziative di alcune sale nel mese di dicembre.

Il bingo inglese gira invece intorno all’espletamento di 3 round che danno diritto al premio: il primo viene vinto da chi completa una fila di numeri, il secondo da chi completa 2 file di numeri e il terzo da chi completa tutta la cartella, conquistando per l’esattezza il 55% del montepremi. In caso di ex aequo la vincita viene semplicemente divisa tra i giocatori. Questa versione del bingo è nota per essere soprattutto sbrigativa.

Infine, ecco il bingo italiano, in cui il completamento di una riga di numeri su una cartella dà diritto al 7% del montepremi, mentre marcare tutti i numeri fa vincere addirittura il 93% dell’incasso. La cartella presenta 15 numeri, come nella tombola. Le derive del bingo classico possono limitarsi comunque anche a piccoli particolari, come si evince dalle regole del binghetto. Il bingo non godrà forse del fascino tradizionale e folkloristico della tombola, ma rispetto ad essa ha saputo indubbiamente evolversi di più, adeguandosi alle preferenze dei giocatori che hanno quindi maggiore libertà di scelta in relazione alle modalità di svolgimento di una partita.

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