Gioco d’azzardo, Legautonomie: “Rimettere mano a delega fiscale, non c’è equilibrio”
Giuseppe Formato
“Auspichiamo che in questi giorni si rimetta mano al testo, è la ragionevolezza che lo dovrebbe suggerire”. Questa è l’opinione di Loreto del Cimmuto, direttore generale di Legautonomie, sui contenuti fin qui circolati del decreto attuativo della Delega fiscale che affronta la riforma del settore dei giochi pubblici e che a giorni dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei Ministri. “Se così non fosse ci potrebbero essere ricorsi alla Corte Costituzionale e iniziative delle Regioni. Credo che si debba puntare a correggere il decreto. Noi insisteremo per questo”. Tra i punti più dibattuti del decreto è, infatti, il rapporto tra Riserva statale e ruolo degli enti locali.
“Nella disciplina del gioco – ricorda Filippo Poleggi, segretario regionale Molise Legautonomie – intervengono diversi principi, dalla libera concorrenza e libertà d’impresa a quelli altrettanto rilevanti della tutela delle fasce deboli, della salute, del decoro e la sicurezza urbana. L’equilibrio tra l’osservanza dei principi non c’è; è tutto spostato a favore delle competenze statali e la tutela degli interessi degli operatori privati, mentre non si tiene conto delle competenze specifiche degli enti locali, del patrimonio di questi ultimi che da soli hanno finora fronteggiato il governo del problema, per chi l’ha fatto”.