“Le notizie giunte oggi sulla imminente formalizzazione della gigafactory di Termoli sono un segnale importante nell’ottica dello sviluppo del Molise e di una più complessiva riconversione del settore automotive nazionale. Tuttavia attendiamo di conoscere i dettagli dell’accordo soprattutto sulla continuità occupazionale, quindi sulla riqualificazione di lavoratrici e lavoratori, e verificheremo passo dopo passo la coerenza e l’efficacia delle misure annunciate in materia dal ministro dello Sviluppo economico, Giorgetti”. Così Antonio Federico, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Ambiente alla Camera e relatore del decreto Energia.
“L’attenzione del Movimento 5 Stelle e mia personale per il sito di Termoli e per il settore dell’automotive è massima. Il decreto Energia – spiega Federico – stanzia 700 milioni di euro per il 2022 e un miliardo l’anno dal 2023 al 2030 per traghettare il comparto verso la produzione di modelli elettrici e una sempre maggiore sostenibilità e circolarità anche nell’indotto. Il decreto, inoltre, prevede un pacchetto di interventi da 80 milioni di euro a favore dell’autotrasporto che soffre il rincaro del prezzo dei carburanti.
All’interno, la riduzione dei pedaggi autostradali per complessivi 20 milioni di euro e l’aumento di 5 milioni di euro per il 2022 delle risorse per la deduzione forfettaria di spese non documentate. Le risorse sono assegnate alle imprese sulla base della quantità di emissioni inquinanti che ciascun mezzo produce, in modo che i rimborsi siano più elevati per i mezzi che inquinano meno. In questo senso sono stati stanziati anche 29,6 milioni di euro per finanziare un credito di imposta sull’acquisto di additivi essenziali per abbattere le emissioni e 25 milioni per un altro credito d’imposta sull’acquisto di metano liquefatto in modo da promuovere l’efficientamento energetico del settore”.
“Come abbiamo sempre ribadito – termina Antonio Federico – la transizione ecologica che vogliamo e che passo dopo passo stiamo mettendo in pratica affianca la necessità di ridurre inquinamento ed emissioni con la capacità di creare nuove opportunità d’impresa e nuovi posti di lavoro duraturi e qualificati, senza lasciare indietro nessuno”.