I partiti e i movimenti del centrosinistra si sono incontrati nella sede del Partito Democratico a Campobasso “rimandano al mittente le accuse lanciate da esponenti del centrodestra e da referenti locali e nazionali del Movimento 5 Stelle, in merito al Governo regionale e alla vicenda Scarabeo”.
Rialzati Molise, Comunisti Italiani, Udeur, Sel, Socialisti, Idv, Unione per il Molise e Centro democratico hanno espresso “sostegno convinto alla coalizione di centrosinistra e al Governo della Regione Molise, al Presidente Paolo di Laura Frattura e al Consiglio regionale”.
“Avendo piena fiducia nella magistratura – si legge nella nota stampa diramata dal Partito Democratico -, si attende che venga fatta chiarezza sulla questione. Nei prossimi giorni, sin dal Consiglio regionale di domani, martedì 30 giugno 2015, – scrivono i partiti di centrosinistra – si avranno maggiori elementi di chiarezza, al fine di evidenziare la mancanza di qualsiasi responsabilità da parte dell’istituzione regionale. Le dichiarazioni rese – conclude la nota stampa – sono speculazioni politiche che hanno come unico obiettivo quello di accaparrarsi un piccolo posto al sole”.
La fiducia ottenuta servirà al Governatore Frattura di poter procedere con maggiore tranquillità al rimpasto della Giunta regionale, della Presidenza del Consiglio e delle presidenze delle commissioni consiliari, dove a candidarsi per un posto di rilievo sono sia coloro che già siedono sulle poltrone più importanti sia chi ha atteso trenta mesi il tagliando di metà legislatura. Come, in questa seconda ipotesi, il venafrano Vincenzo Cotugno, pronto a riprendersi quanto gli fu scippato, con un blitz dell’ultimo secondo, nell’aprile del 2013, ovvero la poltrona più importante di Palazzo Moffa. Vincenzo Niro permettendo.
A fare gola, ovviamente, anche il posto lasciato vacante da Massimiliano Scarabeo, ancora ai domiciliari.
La corsa, in sostanza, è aperta per tutti. Dietro le quinte sono iniziate le grandi manovre, ora è da vedere se Frattura attenderà settembre oppure si muoverà con un blitz ferragostiano.
Unico dato certo: c’è la volontà da parte di tutti i consiglieri regionali, di maggioranza e opposizione, di arrivare al termine della legislatura. Lo stipendio, il vitalizio e tutti i benefit sono i primi elementi per i quali “tutto si move”.