Antonio Tomassone, capogruppo di minoranza, fa presente che altri comuni hanno fatto lo stesso.“D’accordo con gli altri amministratori che hanno condiviso un percorso insieme, – ha detto Tomassone – manderemo tutte le delibere all’Anas e siamo fiduciosi che Regione e altri enti ci saranno accanto con atti e fatti concreti. Bloccare il fronte franoso a monte costa molto, lo sappiamo, ma ci aspettiamo un primo passo subito dall’ente proprietario del tragitto. Questa la strada maestra da seguire anche per la messa in sicurezza delle abitazioni a monte della frana. L’Anas, oltre al tavolo istituito, comprenda che solo con una mobilitazione unitaria, convinta e forte per chiedere risorse a Roma si potrà ridare speranza”.
Il Fortore, dunque, si mobilita su una questione che appare di primaria importanza e per troppo tempo dimenticata. L’opera farà parte delle lista degli interventi proposti dalla Regione per il Patto per il Sud, voluto dal Governo Renzi.
“Ora – conclude Tomassone – se è comprensibile che nuove arterie non potevano più realizzarsi in una situazione con forti riduzioni di risorse, deve essere chiaro che a questo sacrificio deve corrispondere almeno la messa in sicurezza dell’esistente. Su quella statale si rischia la vita, dunque va sistemata definitivamente! L’Anas si attivi, la Regione e gli altri enti aiutino”.