Siamo giunti a una nuova giornata di riflessione. Ricorre il 10 febbraio, infatti, il Giorno del Ricordo, che si celebra in Italia dal 2004.
Una giornata per riflettere sulla tragedia delle Foibe, un’altra pagina nera della storia del XX secolo. Tantissime vittime, tra il 1945 e il 1945, ad opera dei partigiani comunisti di Tito, ma anche il ricordo del dramma degli esuli istriano-dalmati, costretti ad abbandonare le loro case dopo la cessione di Istria, Fiume e Zara alla Jugoslavia.
“Le Foibe, così come la Shoah, che abbiamo celebrato lo scorso 27 gennaio, rappresentano una pagina di storia drammatica e su cui la riflessione non deve mai mancare”, il pensiero del Presidente della Provincia, Francesco Roberti.
“Dobbiamo ricordare a noi stessi e alle giovani generazioni come i nostri nonni abbiano vissuto in prima persona momenti di odio razziale e di emarginazione ingiusta – ha proseguito Francesco Roberti – Si tratta di pagine che non occorre più rivivere e per far ciò occorre sempre tener vivo il ricordo della storia. L’analisi storiografica degli eventi passati serve per vivere un presente e un futuro migliori, correggendo gli errori del passato”.
“Tener viva l’attenzione è compito delle istituzioni e del mondo scolastico”, ha concluso Roberti.