“La Festa dell’Europa non è una semplice ricorrenza, è il giorno in cui si rende omaggio alla pace e al senso di unione che lega i Paesi membri”. Così il sindaco di Campobasso, Antonio Battista, nel giorno del 68esimo anniversario della Dichiarazione di Schuman, atto di nascita dell’Unione Europea.
“Il cammino per ottenere questo risultato non è stato semplice: ci sono voluti anni di battaglie, di accordi, di strategiche alleanze. Poi – ha proseguito Battista – è arrivata la dichiarazione del 9 maggio 1950, dell’allora ministro degli Esteri francese Schuman, con la quale si delineava una nuova forma di cooperazione politica per l’Europa al fine di scongiurare guerre tra le nazioni europee come quelle che erano state appena archiviate. Un principio che non può e non deve sembrare scontato, perché basta guardarsi intorno per rendersi conto che la pace è un valore preziosissimo di cui non tutti stanno beneficiando. È un valore che va coltivato ogni giorno con azioni concrete e programmi mirati, con il nostro senso di responsabilità e soprattutto non dimenticando il rispetto per un’Istituzione di cui nessuno di noi può fare a meno. L’Europa rappresenta il nostro valore aggiunto, la nostra forza, il nostro unico percorso possibile se non vogliamo fare passi indietro. Ecco perché sono convinto che occorra rafforzare il sentimento di appartenenza e quel legame profondo che ci fa sentire un unico grande continente. Un’Europa dei tanti e non dei singoli, un’Europa dove si preferisce il plurale al singolare. Ogni Paese, è vero, ha una storia e delle peculiarità diverse, ma tutti hanno, anzi abbiamo, un unico obiettivo: la crescita di una comunità allargata, un’Europa dei popoli fatta di volti e di traguardi. Il cammino per concludere il processo per la creazione dell’unità politica è ancora lungo, senza quest’ultima, però, l’Europa è indubbiamente più debole e avrà maggiori difficoltà a mantenere inalterati principi essenziali come la giustizia sociale e la democrazia. Ci sono dunque delle decisioni che l’Europa è chiamata a prendere nel breve periodo, e le elezioni previste per il 2019 potrebbero accelerare i tempi anche rispetto al grande tema dell’unione monetaria. Ma nell’Europa unita occorre crederci, sull’Europa Unita bisogna scommetterci. Sono convinto che chi ancora oggi pensa di poter uscire dall’UE, non ha ancora inteso il vero valore e le grandi potenzialità di cui dispongono gli Stati membri. Ora più che mai, in un mondo in cui il peso specifico delle superpotenze pesa come un macigno sulle scelte globali, far parte dell’Europa diventa necessario, ed è – ha concluso il sindaco – indispensabile progettarla e costruirla insieme”.