“Non siamo contro le energie alternative, non siamo contro gli investimenti privati sul nostro territorio. Siamo invece contrari a qualsiasi progetto che impatti negativamente sulle nostre aree ad alto pregio naturalistico, ambientale e con rilevanti evidenze culturali, che potrebbero porsi in contrasto con le esigenze delle imprese, delle produzioni agroalimentari di qualità e delle strutture ricettive e turistiche presenti. Siamo contrari alle speculazioni dove ci guadagnano pochi e questi pochi non sono minimamente interessati alla sostenibilità ambientale, economica e sociale”. Così Micaela Fanelli, Capogruppo Pd in Consiglio Regionale del Molise, ha annunciato ieri nel corso del Consiglio regionale la presentazione di una mozione appena depositata che chiede alla Regione di porre un vincolo sulla parte di territorio comunale di Riccia e Cercemaggiore di estrema valenza ambientale e paesaggistica, dove si vorrebbero realizzare un parco eolico e un impianto a biometano.
“Da settimane, insieme al collega Vittorino Facciolla, stiamo studiando ogni singolo aspetto dei due progetti presentati e più ci addentriamo nei particolari, più sorgono dubbi sulla “neutralità” degli stessi – ha spiegato il Capogruppo Pd Micaela Fanelli – Per questo, abbiamo già interessato formalmente e per iscritto il Dipartimento di Servizio e Tutela Ambientali della Regione Molise, al quale è stato chiesto di nominare un rappresentante regionale che partecipi all’attività istruttoria della Commissione PNRR_PNIEC, rilevando la sussistenza di un evidente interesse regionale concorrente, così come previsto dall’art. 8, comma 2-bis del D.Lgs. 152/2006, cosa che è stata fatta.
E oggi, per non lasciare nulla di intentato, per fare tutto ciò che è possibile nella nostra veste di consiglieri regionali, abbiamo protocollato in Consiglio regionale una specifica mozione per determinare le condizioni che facciano scattare un semaforo rosso sugli iter autorizzatori (qui il documento completo https://bit.ly/3uHWOxd). Come? Impegnando il Presidente della Regione ad attivare, di concerto con la Soprintendenza dei Beni Ambientali ed Archeologici in Molise, l’iter per la dichiarazione di notevole interesse pubblico ai sensi dell’art 136 comma 1 lettere a) e d) del Decreto legislativo n. 42/2004 sull’area interessata dai due progetti”.
Si tratta dell’area ricompresa fra la strada vicinale Mazzocco ad est e la strada vicinale Cerignano ad ovest, individuata al foglio di mappa catastale n. 60 del comune di Riccia, che per le valenze ambientali, culturali e per il belvedere naturale presente, in particolar modo per le vicinanze con una serie di bacini lacustri.
Ovvero, in subordine, promuovere presso il Ministero della Cultura, interessando anche la Regione Campania, la dichiarazione di notevole interesse pubblico.
Si chiede nella mozione, altresì, di attivare un tavolo di coordinamento per l’approvazione del Piano Paesaggistico Regionale ai sensi del D. Lgs. 42/2004, coinvolgendo la Commissione consiliare competente, le amministrazioni comunali coinvolte, l’amministrazione provinciale di Campobasso e tutti gli stakeholders.
Inoltre, sarebbe quanto mai opportuno, anche per il futuro, integrare le disposizioni regionali in materia di autorizzazioni per gli impianti da fonti rinnovabili, prevedendo importi più elevati, rispetto agli attuali, per la richiesta di fideiussioni bancarie o assicurative, ex D.M. del 10/09/2010. E nel caso di aree di particolare pregio ambientale e naturalistico, come quella in cui si vorrebbero far sorgere i due impianti, la Regione, nell’ambito della Conferenza dei servizi, eventualmente avvalendosi dell’Arpa Molise, dovrebbe stabilire l’importo della fideiussione in non meno di 30 milioni di euro per l’impianto eolico e di 15 milioni di euro per l’impianto di biometano. Importi commisurati all’investimento previsto, a garanzia degli interventi fortemente impattanti sul territorio interessato. Tutto questo perché l’affidabilità dei proponenti è tutto in un avvio di un procedimento che impatta notevolmente sul territorio. Imprenditori seri non ci si improvvisa e le garanzie fideiussorie adeguate scoraggiano da ogni tipo di speculazione, oltre che garantire eventuali ripristini.
“Infine – conclude Micaela Fanelli – dando merito a tutti i cittadini, le associazioni e i comitati che si stanno battendo per la tutela dei luoghi, è indispensabile che la Regione garantisca la massima partecipazione e trasparenza a tutti i processi decisionali.
Perché questa non è la battaglia di un singolo territorio o di fazioni politiche contrapposte, ma rappresenta uno spartiacque importante per l’intero Molise. Che non dovrà mai più essere “terra di conquista”, ma al contrario una Regione aperta al progresso, ma sempre rispettosa del suo inestimabile patrimonio storico, culturale, ambientale, agroalimentare e turistico di qualità”.