Dopo il pronunciamento del TAR, molti Comuni avevano lanciato un appello alle istituzioni regionali per riaprire un confronto teso a ricercare una soluzione condivisa, efficace tempestiva, in linea con le vigenti normative di legge e relativi termini di scadenza.
Questo percorso offrirà l’opportunità alle rappresentazioni associative dei comuni di predisporre e presentare ufficialmente la loro proposta sul provvedimento protocollandole in sede di audizione il 6 febbraio, in modo tale che venga preservata l’inalienabilità dell’acqua pubblica come e venga garantita alle associazioni dei comuni di contribuire alla definizione di merito della nuova normativa dell’EGAM.