Giornata nazionale dei professionisti sanitari
Duecento infermieri al giorno si ammalano di Covid. Giunge oggi l’elogio di Antonio De Palma, Presidente del sindacato Nursing Up. Nel comunicato odierno, si legge che i dati disegnano un quadro desolante: 81 decessi ufficiali tra gli infermieri dall’inizio della pandemia. Oltre settemila operatori sanitari contagiati negli ultimi 30 giorni, di cui oltre 5mila sono certamente infermieri, una categoria che ancora oggi viene martoriata quotidianamente, l’84,4% secondo i dati INAIL.
L’impegno non riconosciuto
La professionalità e la dedizione degli infermieri non vengono però riconosciute dal governo che, ad oggi, non ha ancora disegnato un contratto all’altezza del loro valore. Quella dell’infermiere è una professione che, recentemente, molti cittadini hanno imparato ad apprezzare, ma De Palma non trova lo stesso riconoscimento da parte delle forze politiche. Difatti oggi gli infermieri italiani sono scarsamente retribuiti, soprattutto rispetto a molti colleghi che operano in altri paesi del mondo. La retribuzione media di un infermiere è di 1400 euro al mese, una cifra ridicola rispetto alla preparazione, che oggi avviene a livello universitario, e ai rischi e alla fatica fisica quotidiana di questo lavoro, non solo in pandemia, ma sempre.
Carola Pulvirenti