“Non possono che essere sposate in pieno le dichiarazioni rilasciate alla stampa negli ultimi giorni da Tecla Boccardo, Segretario Responsabile della UIL-Flp del Molise, che ha parlato a “tutto tondo” della grave emergenza economica e produttiva in regione”: ad affermarlo l’ex consigliere regionale Mimmo Izzi (UdC).
“È ancora forte l’eco delle illuminanti parole di Papa Francesco che da Campobasso ha sottolineato come il lavoro sia sinonimo di dignità; ecco perché il Molise non può attendere oltre e deve subito ripartire dal lavoro – ha proseguito Izzi –. Giustamente la Boccardo, ricordando la “Marcia del lavoro” svoltasi a fine giugno nel capoluogo di regione, ha sottolineato come il Molise non abbia alcuna voglia di morire, ma debba assolutamente continuare a lottare per la sua sopravvivenza, dando voce al suo popolo in tutte le sedi ed i tavoli istituzionali e rilanciando il suo mercato produttivo. E diventa a tal proposito fondamentale che il governo centrale riconosca l’area di crisi nei distretti di Isernia, Bojano e Venafro, per la quale istituzioni e parti sociali hanno sottoscritto un documento d’intesa che può essere davvero un buon punto di partenza per cercare il rilancio. Infine, non può essere trascurato affatto il problema rilevato della sindacalista legato al precariato in regione, soprattutto nel pubblico impiego ed in particolare in settori delicati come la sanità e la protezione civile. Poiché, ormai, si rileva con costanza una propensione degli enti pubblici a lasciar scadere i contratti a tempo determinato, con lo scopo di risanare bilanci negativi a causa di ben altri sperperi, c’è il rischio, tutt’altro che remoto, che a breve la già profonda crisi lavorativa molisana possa ulteriormente acuirsi”.