L’iniziativa ha l’obiettivo di abbattere i pregiudizi e le barriere mentali, proponendo un’immagine insolita di chi vive le diversità, non come impedimento ma come occasione di crescita, sia individuale che collettiva.
“L’incontro con i giovani – afferma Miriam Gianfagna, Coordinatrice del C.D.H. – rappresenta per noi la possibilità di trasmettere un’immagine nuova e insolita delle diverse abilità, attraverso la magia della musica. La storia e i Ladri di Carrozzelle – prosegue – dimostrano proprio come le diversità possono essere una risorsa grandissima, e il progetto Diversi da Chi vuole mettere i giovani a contatto con questa realtà e aumentare la loro consapevolezza verso il concetto di valorizzazione delle diversità”.
I “Ladri”, sono l’evoluzione di un percorso artistico avviato nel 1989 da un gruppo di musicisti, quasi tutti con disabilità, che, nel tempo, si è trasformato da “espressione musicale” in “strumento di comunicazione sociale”. La band, ormai da anni, rappresenta il punto di convergenza di iniziative di natura culturale in cui la diversità non è vissuta come ostacolo ma come sviluppo, arricchimento e valorizzazione.
Da oltre vent’anni l’attività invernale dei “Ladri di Carrozzelle” si svolge nelle scuole di ogni ordine e grado di tutta la penisola presentando agli studenti uno spettacolo di musica, parole ed immagini coinvolgente e stimolante. Dalle rappresentazioni iniziali che puntavano l’attenzione soprattutto sulle diverse abilità l’incontro si è arricchito nel corso degli anni di altri spunti di riflessione presentati sempre
attraverso l’approccio brillante della band.
Con le loro parole, la loro musica e le immagini proiettate, affronteranno il tema delle diversità raccontando la loro storia e proponendo canzoni come “Distrofichetto”, “Diversi da chi” e “Equilibrio instabile”, diventate famose in tutta Italia.
Lo spettacolo, altresì, sarà articolato su quattro tematiche fondamentali: le discriminazioni legate alla razza, la religione, la disabilità e l’orientamento sessuale.
Diversi da chi?” è la domanda che il collettivo musicale porrà agli alunni e alle alunne dell’Istituto Comprensivo ” Colozza” del capoluogo.