Il consigliere regionale Quintino Pallante ha presentato una proposta di legge regionale –contraddistinta con il n. 90- concernente: ‘Nuove norme in materia di Disturbi Specifici dell’Apprendimento in ambito scolastico e lavorativo’.
La pdl prevede innanzitutto che la Regione Molise, in attuazione della legislazione nazionale in materia riconosca la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia, quali Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), che possono ostacolare il pieno sviluppo dell’individuo. La finalità della proposta è quindi quella di dettare norme in materia di interventi in favore di soggetti affetti da DSA, per realizzare una comunicazione e una collaborazione attiva tra la Regione, le famiglie, il privato sociale e le istituzioni scolastiche, sanitarie e sociosanitarie, al fine di favorire; l’individuazione precoce; la diagnosi ed il trattamento dei disturbi; l’apprendimento ed un’istruzione scolastica; l’inserimento nel mondo del lavoro ed in ogni altro contesto nel quale si sviluppa e realizza la persona.
Viene quindi previsto che la Regione adotti le misure organizzative necessarie affinché l’attivazione del percorso diagnostico di DSA, e il rilascio della relativa certificazione, siano tempestive, non mancando di promuovere, nel contempo, specifiche campagne di sensibilizzazione e informazione sulle problematiche afferenti i Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Il testo propositivo riassume in capo alla Giunta regionale la responsabilità di promuovere, con la collaborazione dell’Università degli Studi del Molise e delle aziende sanitarie, interventi per la formazione e l’aggiornamento degli operatori sanitari e dei familiari.
Agli studenti con certificazione DSA, poi, è garantita la fruizione delle misure educative e didattiche di supporto previste dalla legge n. 170 del 2010 quali: a) l’attivazione di percorsi didattici personalizzati; b) l’attivazione di progetti di orientamento scolastico mediante la creazione di percorsi che tengano conto delle attitudini, degli interessi, delle competenze e dei curricula scolastici e che consentano la realizzazione del progetto formativo e di vita; c) l’introduzione di strumenti compensativi, misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini dell’apprendimento, e di forniture di materiali e supporto tecnologici; d) dell’uso, per l’insegnamento delle lingue straniere, di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale prevedendo, ove risulti utile, la possibilità dell’esonero.
La Regione, infine, promuove azioni di prevenzione al sottomansionamento conseguente alle errate informazioni sulle caratteristiche cognitive, sulle competenze lavorative e culturali delle persone con DSA, garantendo loro pari opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale, nel corso dei cicli della formazione professionale.
La proposta di legge passa ora all’esame della Commissione consiliare competente per l’espressione del parere di rito per poi giungere all’attenzione del Consiglio regionale per le determinazioni conclusive.