Diritto alla salute, in Molise numerose criticità. L’emergenza sanitaria ha messo in evidenza la mancanza di un Piano Sanitario Regionale, piano teso a favorire la Gestione assistenziale integrata fra il Territorio e gli Ospedali, la riduzione delle lunghe liste d’attesa per i test Covid e l’importante processo di tracciamento dei contatti. Cittadinanzattiva accusa l’amministrazione per la mancata implementazione del Dipartimento di Prevenzione e la scelta di individuare un solo Laboratorio per le analisi dei Tamponi Molecolari.
L’associazione chiede inoltre di valutare l’eventuale coinvolgimento di Strutture private nell’attività di testing, controllando la qualità delle prestazioni e l’equa remunerazione che potrebbe usufruire di copertura pubblica in Accreditamento Istituzionale. Nel comunicato stampa di Cittadinanzaattiva si chiede inoltre la – semplificazione e tempestività nella Refertazione, prevedendo per la risposta al quesito diagnostico tutte le possibilità della telemedicina, per evitare inutili spostamenti degli Assisti; e la – Previsione di estensione delle Attività di testing anche al domicilio di Assistiti ADI e ADP.-
Tutti i decisori istituzionali vengono quindi invitati ad assumere comportamenti conformi al senso di appartenenza alla comunità, condividendo scelte responsabili e favorendo una efficace comunicazione per evitare il senso di abbandono dei cittadini.
I volontari dell’associazione hanno emesso il suddetto comunicato stampa considerato l’incontro con la Struttura Commissariale della Regione Molise e l’interlocuzione avuta con la Dottoressa Maria Virginia Scafarto, Direttore Sanitario ASReM, con la Rete del Tribunale per il Diritto del Malato, le Associazioni e i Comitati di Quartiere della Città di Campobasso unitamente al Forum per la Difesa della Sanità pubblica.