Una nuova tegola che tocca, ancora una volta, la sanità molisana. Questa volta il servizio che sarà drasticamente tagliato dal 1° novembre, nonostante l’Asrem abbia chiesto una proroga al 1° gennaio alla cooperativa che effettuava il servizio, è il trasporto in ospedale dei pazienti sottoposti al trattamento dialico. Il servizio riguarda solo Isernia e Venafro, è stato attivato, in passato, in forma sperimentale e in via eccezionale e nelle more dell’attivazione di apposita gara per affidamento del servizio e comunque lo steso servizio riguarda prestazioni complementari e accessorie rispetto ai livelli essenziali di assistenza demandati al servizio sanitario regionale.
La cooperativa che ha effettuato fino a oggi il servizio ha evidenziato lo scorso 3 agosto una inadeguatezza della tariffa applicata, paventando un aggravio di costi per l’Asrem, che deve scongiurare anche l’ipotesi di un contenzioso. La spesa mensile Asrem pro capite per assistito è sproporzionata tra i vari ambiti, a Isernia è di 210,48 euro, a Campobasso 146,21 a Termoli 100,09 euro. Sul territorio di Isernia e Venafro solo 15 sono gli utenti che utilizzano.il trasporto pubblico. Gli altri utenti utilizzano il trasporto autonomo.
La normativa in vigore, il DGR Molise 205 del 1981 prevede in favore dei pazienti regionali sottoposti a dialisi esclusivamente il rimborso delle spese di viaggio per effettuare il trattamento. Infatti, negli altri ambiti territoriali, i cittadini chiedono solo il rimborso di 1/5 sulle spese di viaggio.
La delibera del direttore generale del 4 ottobre scorso ha disposto di recedere dal rapporto in corso con la cooperativa CSS di Isernia con decorrenza 1.1.2019.
A interessarsi della questione la consigliera regionale della Lega, Filomena Calenda. “Apprendo che – dice la Calenda – la notifica della sospensione del servizio viene applicata già dal 1 novembre, ed è stata comunicata con lettera agli utenti. Ad ogni modo, – prosegue – è necessario rivedere il servizio, individuando una soluzione omogenea per tutto il territorio regionale. Occorre, intanto, immediatamente, tamponare l’emergenza temporale, solo successivamente è necessario predisporre linee di intervento, che possano mettere al riparo tutti gli utenti e, non solo quelli di Isernia e Venafro, bisognosi del sistema sanitario regionale. Purtroppo e mi dispiace dover nuovamente affermare che la scure che si abbatterà sulla sanità molisana sarà durissima. I piani operativi sono lapidari e l’arrivo di un commissario esterno non faciliterà le cose. Sono altrettanto certa che il governatore – conclude la consigliera regionale – saprà individuare la migliore soluzione che abbia il minor impatto sugli utenti”.