Ddl cinema, Ruta: “Approvati i miei emendamenti in commissione per agevolare le sale cinematografiche dei piccoli comuni”

Il senatore Roberto Ruta

“Esprimo soddisfazione per l’approvazione degli emendamenti a mia prima firma al ddl Cinema, all’esame della Commissione Istruzione pubblica e beni culturali del Senato, che sostengono  le sale cinematografiche nei comuni con popolazione inferiore ai quindicimila abitanti, che andranno finanziate con apposite sezioni del Fondo per il cinema e l’audiovisivo, per 30 milioni di euro annui nel prossimo triennio 2017-2019”, lo dichiara il senatore del PD, Roberto Ruta.

“Il provvedimento – continua il senatore Rutadà un sostegno concreto alla diffusione della cultura cinematografica attraverso la magia del grande schermo, sostenendo anche le attività che hanno investito nelle sale cinematografiche. L’approvazione dell’emendamento – evidenzia il Senatore- è nella direzione di avere un maggiore riguardo per le sale cinematografiche dei piccoli comuni che garantiscono, nonostante il ridotto bacino di utenza e potenziali minori introiti, un servizio che aumenta la qualità della vita per chi vive in territori spesso soggetti a spopolamento. In Aula presenterò  un ulteriore emendamento che ho già proposto in commissione, con il quale si distinguono 3 fasce di agevolazioni: una per tutte le sale cinematografiche, una più forte per le sale cinematografiche nei comuni al di sotto dei 50.000 abitanti  e la terza, ancora più incisiva, per le sale insistenti in comuni al di sotto dei 15.000 abitanti, così come approvato in commissione in ragione dell’emendamento che ho presentato e che è stato accolto. E’ opportuno sottolineare – conclude Ruta che in Molise il provvedimento così come modificato in commissione dal mio emendamento, interessa diverse realtà già esistenti in comuni con meno di 15.000 abitanti e rappresenta un forte  incentivo per nuove iniziative; se venisse accolto in Aula l’ulteriore modifica sarebbero  avvantaggiate tutte le iniziative esistenti o future dell’intera regione essendo tutti i comuni al di sotto dei 50.000 abitanti”.

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