La laurea in ingegneria è uno dei titoli con le percentuali più alte di inserimento lavorativo. Secondo Almalaurea, consorzio che ogni anno raccoglie e analizza i dati degli atenei italiani sulla condizione occupazionale dei laureati, ad un anno dalla laurea di primo livello, oltre il 94% dei laureati in ingegneria lavora, con uno stipendio medio di 1,753€. Il successo di questa tipologia di facoltà sta innanzitutto nella definizione di ingegneria e nel suo significato in termini di applicazioni sul mercato. L’ingegneria è infatti una materia che unisce tutte le competenze tecniche relative alla progettazione, alla costruzione e allo sviluppo di macchine e sistemi dalle tecnologie avanzate. Trova dunque applicazione in ogni settore industriale e aziendale e richiede una preparazione d’eccellenza, oltre ad un’attitudine personale per la scienza e la matematica. Ha una vocazione per l’innovazione ed è per questo che è sempre sulla cresta dell’onda, però in base alle esigenze del mercato, vi sono sempre alcuni indirizzi principali che risultano più richiesti e che quindi offrono maggiori opportunità lavorative.
Gli sbocchi occupazionali di ingegneria meccanica
Le competenze di un laureato in ingegneria meccanica sono strategiche nell’industria del momento, perché sono fondamentali per ottimizzare i processi, velocizzare la produzione e progettare macchinari utili alla realizzazione della cosiddetta industria 4.0. L’ingegnere meccanico lavora anche insieme a designer e progettisti per la costruzione di automobili, prototipi di veicoli alimentati in maniera sostenibile, calcolatori e misuratori molto complessi. Per questo, chi si laurea in ingegneria meccanica, ambisce ad entrare in grandissime realtà della progettazione meccanica, tra le quali spiccano sicuramente le aziende legate al settore automotive. Ovviamente la formazione è molto varia. Ingegneria meccanica è uno degli indirizzi più diffusi tra i vari corsi di ingegneria, proposto sia dai tradizionali atenei telematici che da università come Unicusano, con sede a Roma, una delle più note e con maggiore numero di iscritti.
Ingegneria informatica
L’ingegneria informatica è una laurea che, per le materie che tratta, è indispensabile in ogni settore. La digitalizzazione del Paese che riguarda anche la Pubblica amministrazione passa infatti anche dalla realizzazione di sistemi informatici complessi e reti informatiche sicure. Per questo l’ingegnere informatico è molto richiesto richiesto negli ultimi anni, soprattutto nella progettazione di software in grado di gestire, catalogare a analizzare la mole di dati prodotti dalle aziende e di consentire accessi sicuri alle aree riservate di chi naviga siti della pubblica amministrazione o di tutte le aziende che gestiscono dati sensibili.
Ingegneria biomedica
L’ingegneria biomedica, come suggerisce il nome, è una branca dell’ingegneria che si occupa di biologia e medicina. Applica quindi i principi e le tecniche, destinati solitamente all’industria, nella realizzazione di macchinari utili alla diagnosi e allo studio delle malattie. L’ingegneria biomedica trova inoltre applicazione anche nella progettazione e sperimentazione di ausili per persone fragili, come peacemaker e valvole cardiache e collaborano anche nella realizzazione di protesi speciali. La biomedica è un settore in costante crescita e che in Italia meriterebbe molta più attenzione e investimenti superiori, perché potrebbe assumere un ruolo importante nel migliorare la qualità della vita. Il laureato in ingegneria biomedica può lavorare in diversi contesti: ospedali, cliniche private, industria farmaceutica e centri di ricerca che si occupano di lavorare su macchine dotate di intelligenza artificiale.
Ingegneria elettrica
L’ingegnere elettronico si occupa di tutto ciò che riguarda l’elettricità e l’elettronica. Può dunque avere numerose opportunità, nei campi più disparati: dalla progettazione di hardware alla realizzazione di impianti per grandi aziende, fino alla gestione dei sistemi di trasporto dell’energia elettrica. Lavora infatti nelle aziende di trasporti, come ferrovie e il settore automobilistico, in società che trasportano l’energia elettrica e nelle aziende che producono sistemi computerizzati per i macchinari.