E i diversi partner provenienti da tutta Europa hanno condiviso con il nostro territorio le esperienze e le possibilità che offre il progetto Ruract, che si pone l’obiettivo prioritario di reinserire le persone svantaggiate ed emarginate quali anziani, portatori di handicap, ex tossicodipendenti ed ex detenuti, all’interno della società.
“Questo evento ci ricorda il ruolo dell’Europa, una comunità reale e non immaginaria, della quale noi tutti dobbiamo sentirci parte, responsabilmente”, ha commentato il presidente del Consiglio regionale, Cotugno. “E il progetto Ruract – ha proseguito – è un esempio straordinario dello spirito comunitario che noi oggi celebriamo. Negli ultimi due anni, infatti, hanno collaborato insieme alla diffusione della conoscenza delle migliori pratiche in materia di agricoltura sociale i rappresentanti di paesi membri dell’Unione Europea, di paesi candidati e paesi potenziali candidati. E’ bello pensare a un’Europa dove la terra, il territorio, tornino ad essere protagonisti, dove l’uomo recuperi una dimensione di equilibrio all’interno del creato. E l’agricoltura sociale significa anche questo: rivalutare aree impoverite, restituire al territorio la sua genuina semplicità, rispettandone la vocazione. Un sentito ringraziamento – ha concluso – a tutti gli istituti superiori che hanno partecipato all’iniziativa e ai giovani che hanno preso parte all’evento”.
Il seminario è stato moderato da Miriam Panichella, coordinatrice del progetto. Sono intervenuti, tra gli altri relatori, docenti dell’Università del Molise, il Presidente della cooperativa Lai, Lino Santoro, il dirigente dell’Istituto agrario, Di Lallo, oltre a vari rappresentanti dei paesi europei che hanno partecipato al progetto.