Domenico Rotondi
Il circolo del Partito Democratico ‘Aldo Moro’ di Bojano continua ad animare il dibattito politico con iniziative e campagne sociali incessanti, dirette ad alimentare il confronto civile sulle diverse problematiche regionali e nazionali che riguardano direttamente la vita dei cittadini. In tale contesto si inserisce la raccolta firme per il Referendum popolare contro la legge sull’autonomia differenziata, voluta dai gruppi parlamentari lombardi e veneti della Lega.
Tale iniziativa consultiva, promossa e coordinata, sul piano locale, da Lucia Amatuzio nella qualità di rappresentante del circolo bojanese nell’ambito dell’Assemblea regionale dei Democratici molisani, si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla recente procedura legislativa che, a detta di molti, rischia di stravolgere i principi costituzionali su cui si basa l’unità nazionale. Una riforma controversa che non convince nemmeno la totalità del centrodestra italiano, sempre più preoccupato per gli effetti economici disgreganti prodotti da un’impostazione normativa di parte. Non a caso, non sono mancate, nel corso delle ultime settimane, prese di posizione dissonanti rispetto al diktat leghista, manifestate apertamente sia da Roberto Occhiuto che da Vito Bardi, rispettivamente presidenti delle Regioni Calabria e Basilicata, nonché esponenti di Forza Italia. Sostanzialmente, la legge prevede che le territorialità ricche avranno il diritto di trattenere il gettito fiscale sul loro territorio, minando ogni logica solidaristica tra le diverse regioni italiane.
Da qui anche i significativi richiami espressi dall’Unione Europea, la quale, evidentemente, non vuole assistere alla messa in atto di una vera e propria balcanizzazione territoriale della penisola italiana. Purtroppo, secondo molti osservatori internazionali, la frammentazione politica dell’Italia ebbe inizio con la cancellazione giudiziaria dei partiti risorgimentali, chiaramente rappresentati dalle forze laiche e socialiste di formazione ottocentesca. Molti si augurano, perciò, che le recenti indicazioni di legge non oscurino le battaglie identitarie condotte dai padri del Risorgimento nazionale.