Sommersi e sgomenti, come tutti, dalle notizie che giungono dal Vicino Oriente, ci siamo chiesti: “Cosa sappiamo della guerra civile che sta insanguinando la Siria? Quali equilibri sono possibili? Dove nasce l’Isis e come si sta sviluppando? Chi massacra i cristiani e perché? E io cosa c’entro con questo? E anche, molto concretamente: cosa posso fare per loro?”
Per tentare di rispondere a queste domande abbiamo invitato Naman Tarcha, siriano d’origine, nato ad Aleppo da una famiglia cristiana. Scrittore ed affermato giornalista, è uno dei volti Babel Tv (presente sulla piattaforma Sky al canale 141), è redattore di Babzine, programma d’informazione ed approfondimento quotidiano condotto da quattro giovani redattori provenienti da paesi e culture differenti che vivono in Italia, ha un blog su IlFattoQuotidiano.it, collabora con l’agenzia d’informazione Zenit.
Attraverso la sua testimonianza e la sua analisi dei fatti vogliamo essere aiutati a capire di più, a non fermarci all’apparenza e a scendere alla radice della questione, non accontentandoci delle mezze notizie dei tg e dei giornali.
“Quando regna il caos, i lupi escono e vanno in giro a cercare altre prede, anche nel nome della religione, e uccidono non solo gli innocenti, ma anche il senso del vivere insieme, la spiritualità e il messaggio pacifico. La cosa più grave non è solo il gesto violento che si manifesta uccidendo, tagliando gole, decapitando innocenti, ma il fatto che ciò venga fatto nel nome di Dio, e di una religione di milioni di persone” (Naman Tarcha).