“Sempre più critica appare la situazione dei principali bacini idrici molisani. Le dighe di Arcichiaro e del Liscione sono ai minimi della loro capacità, ma la situazione che preoccupa di più è certamente quella relativa all’invaso di Occhito, ormai prossimo al limite di “volume morto” di 40 milioni di metri cubi, lo scorso 16 settembre con soli 52.215.220 mc disponibili su una capienza di 250 milioni utilizzabili”.
Così la capogruppo PD in Consiglio regionale, Micaela Fanelli, fa sapre come sulla condizione delle riserve strategiche e sulle ripetute crisi idriche che stanno funestando in special modo le popolazioni del Basso Molise, il Gruppo Consiliare del Partito Democratico ha presentato una interrogazione urgente al Presidente Toma, “che – dice la Fanelli – già martedì scorso in Consiglio, dopo la mia sollecitazione nell’ultima riunione dei capigruppo, ha relazionato in Aula, dando mandato alla Regione e all’Assessore Niro in particolare di assumere presso il Consorzio della Capitanata – che controlla la diga di Occhito – tutte le informazioni utili”.
“Da settimane, infatti, – prosegue la capogruppo dem – a fronte di un’assenza quasi totale di piogge, si registrano massive captazioni delle acque, tanto da portare l’invaso ad essere quasi inutilizzabile, con i conseguenti rischi non solo di approvvigionamento degli usi civili, agricoli e industriali, ma anche di vero e proprio disastro ambientale.
Per comprendere il reale stato di pericolo, ma anche per essere informati sul nuovo progetto di captazione delle acque del Liscione in favore della Puglia (sul quale abbiamo già presentato una specifica interrogazione), abbiamo dunque protocollato una formale richiesta al Presidente Toma, affinché la Regione si attivi per vigilare e, nel caso, intervenire prima che sia troppo tardi.
Perché se, entro brevissimo tempo, non arriveranno le piogge e si continuerà a prelevare acqua da Occhito, tra pochi giorni potremmo trovarci di fronte al peggiore degli scenari, quello di rimanere senz’acqua. E questo – conclude – non può e non deve accadere”.