“Lo avevamo notato non appena è stata approvata la nuova Carta di Aiuti a Finalità regionale e abbiamo immediatamente sollevato il problema nel corso dell’incontro pubblico dello scorso 18 marzo ‘Le imprese e gli investimenti in Molise: la nuova Carta di Aiuti a Finalità Regionale’ a seguito del quale, con l’appoggio dei soggetti rappresentativi del mondo delle imprese e del lavoro, nonché degli ordini professionali attenti a esercitare bene il loro lavoro, interessammo della questione la Ministra Carfagna e il Ministero dell’Economia (qui la lettera inviata: urly.it/3m_ma), e con una specifica mozione in Consiglio regionale, anche il Presidente Toma”. Così la capogruppo dem in Consiglio regionale, Micaela Fanelli.
“Alla fine, – commenta Fanelli – tanto tuonò che piovve! La nostra azione di sollecito è servita, ma ancora di più è servito lo sblocco della Carta degli Aiuti regionale dell’Abruzzo, approvata il 18 marzo 2022, e che “zavorrava” anche l’attuazione operativa della nostra, in vigore dal 1 gennaio 2022.
L’Agenzia delle Entrate non aveva, infatti, modificato il modello per consentire ai soggetti interessati di fruire dei crediti d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, e questo avrebbe potuto rappresentare un enorme problema per il Molise.
E invece è di ieri l’attesa notizia che, con provvedimento n. 107620 del 6 aprile, l’Agenzia ha aggiornato il modello di comunicazione “CIM”, per consentire ai soggetti interessati di fruire dei crediti d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno e nelle ZES, prevedendo un nuovo riquadro per l’indicazione degli investimenti realizzati dal 1°gennaio al 31 dicembre 2022. La nuova versione del modello di comunicazione potrà essere utilizzata a decorrere dal 7 giugno 2022.
L’art. 1 comma 175 della L. 30 dicembre 2021 n. 234 (legge di bilancio 2022) ha infatti riformulato il comma 98 dell’art.1 della L. 28 dicembre 2015 n. 208, adeguando il perimetro geografico di applicazione del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, per l’anno 2022, a quanto previsto dalla nuova Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.
Per tutto il Molise si applica, dunque, per l’intero 2022, il credito per una percentuale massima dell’investimento pari a: il 45% per le piccole, 35 medie e 25 grandi (5% in meno rispetto al massimale astrattamente previsto dalla carta perché così esplicitamente previsto dalla legge di bilancio).
Sul punto, però, esisteva fino all’altro ieri il problema dell’adeguamento del software dell’Agenzia delle Entrate, oggi finalmente risolto, anche grazie alle nostre segnalazioni all’Agenzia stessa e ai Ministeri, che permetterà ai piccoli e grandi investitori di usufruire anche in Molise dei grandi benefici fiscali della Carta e del Bonus sud.
Continueremo a perorare la richiesta di proseguire col Bonus sud anche per il 2023 (dovremo farlo con forza al momento dell’approvazione della nuova legge di bilancio, a fine anno), cercando di trovare ogni modo per abbattere i costi di investimento delle imprese, in questo momento, fortemente gravati dal caro energie. Per spingere la crescita e l’occupazione servono infatti anche in Molise strumenti automatici e convenienti, come il credito d’imposta nuovo che aumenta di ben 15 punti percentuali il beneficio per le nostre piccole imprese rispetto a quanto previsto l’anno scorso. Per 100 euro di investimenti, se ne possono risparmiare ulteriori 15. Quasi la metà dell’investimento può godere complessivamente dell’aiuto statale. Non è affatto poco!
Lo abbiamo chiesto a Toma e Cotugno, si faccia ora una seria e capillare campagna di marketing territoriale per attrarre nuovi investimenti verso la nostra regione che diventa quella più centrale fra le regioni ammesse al regime migliore, quello delle regioni del sud. Appetibili da tutti i punti di vista: facciamolo sapere, facciamoci pubblicità. Il Molise aspetta e accoglie i nuovi investitori con le migliori condizioni. E agli operatori locali, si dica che il momento è diventato davvero propizio per far crescere le proprie attività o per farne partire di nuove”.