Saranno delle festività sicuramente tristemente differenti quelle che ci accingiamo a vivere in questo drammatico periodo di Pandemia mondiale. Tutto quello che davamo per scontato come le visite ai parenti, gli acquisti natalizi, la Messa di Natale, saranno limitati, tante persone sono in ospedale e tante altre – troppe – non ci sono più.
E per chi ha la fortuna di continuare la propria vita, aumentano le difficoltà. Sì, perché l’effetto Coronavirus si farà sentire anche sulle tredicesime dopo il forte impatto sull’economia quotidiana. I lavoratori che hanno percepito la cassa Covid in questi mesi, ora rischiano di vedersi tagliata la mensilità aggiuntiva fino all’ 80%.
Numeri che aveva denunciato qualche settimana fa anche la CGIA di Mestre, ricordando che chi è finito in Cassa Integrazione a zero ore non ha potuto maturare il rateo mensile destinato alla tredicesima, con il conseguente rischio di perdere, ora, circa 100 euro per ogni mese di indennità ricevuta. Una mancanza che andrà ad impattare su mutui, spese, impensierendo ancor di più tantissime famiglie già provate.
Tra i lavoratori più colpiti ci saranno sicuramente gli addetti del settore terziario che è stato uno di quelli che ha maggiormente risentito dall’effetto lockdown. E a loro va il nostro pensiero e il nostro impegno non senza però evidenziare una nota positiva in questo buio: ci sono lavoratori che hanno rischiato di non percepire gli emolumenti mensili e la tredicesima per i tempi lunghi dei pagamenti delle spettanze da parte delle Pubbliche Amministrazioni ma che grazie all’impegno del Servizio Logistica, Patrimonio e Servizi Generali della Regione Molise nella persona del suo Direttore, Dottoressa Alberta De Lisio, e dei suoi collaboratori, hanno ricevuto per la prima volta in tanti anni regolarmente quanto loro dovuto . A questi lavoratori puntuali e seri della Pubblica Amministrazione, che lavorano nel pieno rispetto dei principi di efficacia ed efficienza, deve andare il nostro sentito grazie . Che siano di esempio per tutti.
Di contro, si registra la totale assenza di confronto per la programmazione post Covid-19 con chi il mondo del lavoro lo rappresenta e ne vive le problematiche quotidianamente, ovvero le parti sociali e l’intero sistema del Welfare. Non si puo’ innovare e crescere senza camminare insieme.
Fisascat Abruzzo Molise e UILTuCS Molise sono pronte, per questo, a dare il loro contributo per il rilancio del nostro territorio che non può passare attraverso il solo rilancio del turismo. E’ necessaria una programmazione seria, concertata, coerente e possibile.
Tuttavia la grande preoccupazione cogente per lo scenario economico dei prossimi mesi va al settore del TURISMO, che rappresenta la linfa vitale per il nostro Paese.
In una Regione come il Molise, dove il tasso di disoccupazione è più alto della media italiana, il lavoro stagionale rappresenta sicuramente una quota importante dell’intero tessuto produttivo regionale.
“Il rischio che si corre è che, passato questo drammatico momento che stiamo attraversando, molte altre persone decideranno di abbandonare la nostra terra, aumentando ancor di più lo spopolamento” hanno dichiarato i due Segretari delle due Federazioni della Cisl e della Uil che rappresentano i lavoratori del terziario, Stefano Murazzo e Pasquale Guarracino.
E a nulla sarà servita la pubblicità che qualche mese fa dalle pagine del New York Times indicava il Molise come una delle terre da visitare.
Bisogna sostenere il settore che troppo spesso è sottovalutato ma che potrebbe essere invece volano di sviluppo e di ripartenza per questa Regione al pari delle altre attività produttive. Bisogna percio’ stringere, tutti insieme: Regione, Imprese e Organizzazioni Sindacali, un “PATTO PER IL TURISMO”. Subito. Ora.
E’ altresì necessario ed urgente impostare congiuntamente una efficace riprogrammazione dei Fondi che possano rilanciare il settore prevedendo bonus assunzionali per le imprese e utilizzo delle politiche attive per una formaizone mirata ed efficace per le maestranze.
Creare le basi di un turismo che guardi al futuro, collegato anche allo sviluppo, all’innovazione e alla diversificazione di prodotti e servizi acquistabili e fruibili dai visitatori. Mettendo al centro il turista metteremo al centro la sua sicurezza, pensando alla competitività, alla sostenibilità e alla qualità del turismo a livello regionale e locale e all’inclusione, riconoscendo al settore il ruolo di motore dell’economia del territorio, in grado di incidere in maniera trasversale su molteplici contenuti: ambiente, agricoltura, cultura, commercio, produzioni, Welfare.
Abbiamo un appuntamento con il futuro di questa Regione e non dobbiamo e non possiamo farci trovare impreparati. Non è più il tempo, non c ‘è più tempo!
La Fisascat e la UILTuCS sono pronte a dare il loro contributo per valorizzare il Molise, sviluppare e rilanciare il tessuto economico e sociale della nostra comunità, facendo solo il bene della nostra amata Regione.