“Al netto dei sacrosanti diritti fondamentali di manifestazione del pensiero e di critica, – prosegue la nota – che le Istituzioni dovrebbero garantire e preservare sempre e comunque, il caso di specie è tanto più rilevante perché oggetto della denuncia è la condizione della sanità molisana, e dunque il diritto universale costituzionalmente riconosciuto alla salute di tutti i cittadini, proveniente peraltro da fonte assolutamente qualificata ed autorevole, vista la professionalità e l’esperienza del dottore Pastore. Spiace, pertanto, assistere al silenzio di molte forze politiche e sindacali che anche stavolta hanno osservato la consegna del silenzio. Rivolgiamo pertanto – fanno sapere ancora dal Movimento – un invito a tutti i cittadini e alle organizzazioni sociali e politiche che, contrariamente a chi preferisce il silenzio, non intendono invece restare inermi di fronte alla inesorabile e progressiva erosione e compressione dei diritti inalienabili, in primis quello alla salute, sempre più minacciato da politiche sanitarie condizionate da interessi di cui spesso sfugge quale sia l’interesse pubblico sotteso: l’azione di tutela della sanità non può, però, restare fine a se stessa o limitarsi a commenti sui media o a post su facebook, dovendo invece assumere le forme di una proposta politica che da un lato contrasti, anche giudiziariamente, le scelte sbagliate e dall’altro solleciti i necessari correttivi, coinvolgendo l’opinione pubblica in un percorso di informazione e partecipazione popolare”.