“Sono felice, fiera ed orgogliosa di impegnarmi sempre di più per i molisani. Desidero quindi informare tutti i cittadini, che ho presentato oggi una mia proposta di legge sulla ‘Concessione da parte della Regione Molise di un contributo a sostegno dell’acquisto di parrucche ed attività di supporto a favore di pazienti oncologici sottoposti a chemioterapia’. Un’iniziativa per sopperire, per venire incontro alle tante donne che si sottopongono al dramma della chemioterapia. La Regione riconoscerà lo stato patologico della perdita dei capelli derivante da trattamenti antitumorali. La Regione, in particolare, interverrà a sostegno dei pazienti oncologici affetti da alopecia per evitarne la sofferenza psicologica, oltre a quella derivante dalla malattia e dalle cure che ne conseguano e, dunque, migliorarne la qualità di vita, il ritorno al lavoro e la socialità”. E’ quanto dichiarato dalla consigliera regionale Aida Romagnuolo di Prima il Molise.
“Se la legge sarà approvata come spero, – ha continuato la Romagnuolo, – la Regione concederà un contributo stabilito nella misura massima di euro 250,00 una sola volta ogni due anni, per l’acquisto di una parrucca ad ogni paziente affetto da alopecia a seguito di trattamento antitumorale, residente nella Regione Molise, con nucleo familiare di appartenenza che abbia l’ultima dichiarazione ISEE pari o inferiore a euro 20mila euro”.
“I pazienti che presentino i requisiti, – ha proseguito la consigliera regionale – potranno presentare la propria richiesta di contributo all’Azienda Sanitaria territoriale di riferimento sulla base di idonea documentazione medica rilasciata nell’ambito degli interventi assicurati dal Servizio Sanitario Nazionale, ultima dichiarazione ISEE e regolare giustificativo di spesa, allegati alla relativa istanza. Saranno inoltre previsti la concessione di specifici contributi alle organizzazioni del terzo settore per lo svolgimento, in stretto raccordo con la rete ospedaliera, di attività di supporto psicologico e di orientamento alle persone purtroppo malate, ma anche la promozione di un progetto “Banca dei capelli” con la funzione di radicare la cultura della donazione”.