Una visita ufficiale per rafforzare i rapporti di collaborazione tra Campobasso e la Francia, visita nel corso della quale sono stati affrontati i delicati temi legati all’immigrazione, all’accoglienza e alle difficoltà che si incontrano quando occorre lavorare sull’integrazione.
Il Console ha elogiato il delicatissimo operato che sta svolgendo, ormai da anni, l’Italia in favore degli immigrati.
Un particolare elogio lo ha rivolto anche alla popolazione molisana che ha saputo fronteggiare con umana solidarietà il gran numero di richiedenti asilo che nei nostri centri hanno trovato un rifugio. Impossibile poi non ricordare le stragi terroristiche che hanno colpito duramente la Francia e non sottolineare la matura reazione che gli stessi francesi hanno avuto all’indomani degli attentati. Il Console ha apprezzato molto la città di Campobasso, il borgo e il castello Monforte e si è mostrato molto interessato a voler promuovere e intensificare il turismo francese in Molise “terra – ha detto – che non conosco bene ma che ho avuto modo di apprezzare subito, per la sua bellezza e per le sue peculiarità paesaggiste, culturali ed enogastronomiche” poi la promessa: “Spero di tornare presto”.
Il sindaco ha regalato al console un paio di volumi che racchiudono le immagini più belle della nostra città, un oggetto di acciaio traforato e una brochure che racconta del Corpus Domini e dei nostri magnifici Misteri, un motivo in più per spingere il Console a tornare a Campobasso.