“La necessità – proseguono i rappresentanti del centrodestra di Palazzo Moffa – è quella di stimolare un dibattito costruttivo, un momento di confronto idoneo a porre le basi per la risoluzione delle tante vertenze ancora aperte, per dare risposte chiare e, soprattutto, sincere alle preoccupazioni sollevate dai cittadini, ma anche per garantire la loro tutela e salvaguardia. Risposte che finora questo Esecutivo regionale non è ancora riuscito a dare, nonostante le nostre richieste e le nostre esortazioni a prendere una posizione e un impegno concreto, basti vedere le costanti e numerose interrogazione, mozioni, ordini del giorno e interpellanze presentate in questa legislatura; ora è il momento di voltare pagina e dare un segnale di ripartenza al nostro tessuto sociale e imprenditoriale. Gam, Zuccherificio, Ittierre, Esattorie, Korai, Molise Dati, Formazione Professionale, Costruzioni Luigi Falcione, senza dimenticare le difficoltà delle piccole e medie imprese, le richieste di importanti associazioni di categoria come l’Acem, vertenze oramai infinite e per le quali da mesi non si riesce non solo a trovare una soluzione, ma neanche una prospettiva di risoluzione da cui ripartire. Vertenze che non finiscono nell’oblio solo grazie alla nostra costante attenzione e alle nostre frequenti richieste al Governo regionale di impegnarsi per trovare loro un esito positivo.
“Discorso analogo – rimarcano ancora dai banchi delle minoranze – riguarda il tema della sanità, la quale ricordiamo rappresenta circa l’ottanta per cento del nostro bilancio regionale. La relazione del Tavolo tecnico interministeriale del 18 dicembre 2014 ha confermato tutte le osservazione negative sollevate negli ultimi mesi, tanto che la Regione Molise è l’unica regione sottoposta ad un piano di rientro che non ha fatto registrare inversioni di tendenza nella gestione della sanità regionale, sia con riferimento agli aspetti economico-finanziari, sia con riferimento alla riorganizzazione della rete di offerta assistenziale. Tutto questo nonostante le promesse del Presidente Frattura, quando rassicurava i cittadini sulla paventata chiusura degli ospedali, quando parlava di rafforzamento della sanità pubblica. Programmi Operativi che parimenti hanno ricevuto una valutazione negativa poiché ‘non idonei alla risoluzione delle criticità presenti nella gestione del servizio sanitario della Regione Molise’; con il rischio concreto, come palesato dal Ministero, che si arrivi alla nomina di uno o più sub commissari ad acta qualora il presidente della Regione nominato commissario non riesca a portare avanti il Piano di rientro. Noi avevamo già dato la nostra disponibilità a un passaggio in commissione per discutere della programmazione sanitaria, ma non è stata presa nessuna iniziativa da parte del Presidente e Commissario ad acta. Il nostro augurio – concludono poi gli esponenti di palazzo Moffa – è che queste due sentenze monotematiche, che speriamo vengano calendarizzate il prima possibile, siano funzionali all’individuazione di un percorso decisivo per cominciare a risolvere le principali vertenze del Molise, per salvaguardare la condizione dei lavoratori, per rilanciare il nostro tessuto imprenditoriale, per garantire il diritto alla salute dei cittadini, e per ridare al Molise una prospettiva di rilancio.”