Coldiretti, Giagnacovo e Viola: “Un risultato importante raggiunto a Bruxelles con la possibilità che gli Stati hanno di aiutare gli allevamenti in difficoltà”

La protesta della Coldiretti al Brennero

Mentre continuava per il secondo giorno consecutivo, con agricoltori molisani ed altri soci di Coldiretti provenienti dal nord e dal sud Italia, la mobilitazione degli agricoltori della Coldiretti alla frontiera del Brennero, è arrivato tra i manifestanti, il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, reduce dal Consiglio dei Ministri dell’agricoltura a Bruxelles dove sono state varate importanti misure di sostegno all’agricoltura.

Tra le migliaia di agricoltori della Coldiretti presenti con trattori, bandiere e manifesti che continuavano a verificare i contenuti dei camion, dove sono stati scoperti prodotti stranieri sfacciatamente “spacciati” per italiani, il ministro all’agricoltura Martina è stato ricevuto dal presidente nazionale della Coldiretti, Roberto Moncalvo.

“L’accordo raggiunto a Bruxelles dai Ministri agricoli accoglie molte nostre proposte con il via libera all’ammasso privato per i formaggi, il burro e il latte in polvere e le carni suine, in particolare i prosciutti, e lo stanziamento di 500 milioni di euro di risorse aggiuntive per gli allevamenti che si potranno aggiungere alle misure nazionali”. Lo ha affermato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel commentare l’intesa raggiunta dal Consiglio straordinario dei ministri dell’agricoltura, i cui contenuti sono stati resi noti personalmente dal Ministro italiano delle Politiche agricole Maurizio Martina.

“Un risultato importante – sottolineano Tommaso Giagnacovo e Saverio Viola, presidente e direttore di Coldiretti Molisecon la possibilità data agli Stati membri di scegliere le modalità migliori per aiutare gli allevamenti in difficoltà, dal latte alla carne. E’ chiaro comunque che la madre di tutte le battaglia resta l’indicazione dell’origine in etichetta per tutti i prodotti alimentari sulla quale si stanno realizzando importanti convergenze tra i diversi paesi dell’Unione”.

 

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