Un quadro allarmante lo offre, ad esempio, una città come Padova dove, nell’arco di 24 ore, le cronache sono invase di notizie che dimostrano quanto i comuni cittadini, nella loro vita di ogni giorno, soffrano l’imbarbarimento di condizioni di vera e propria invivibilità, con conseguente difficoltà delle Forze dell’Ordine di svolgere un controllo serrato di zone sempre più messe a dura prova. Nella città veneta, nel fine settimana, l’aggressione selvaggia di un giovane che è stato preso a bottigliate ed a pugni da un nigeriano; l’arresto di due spacciatori, di cui uno tunisino, su uno dei quali pendeva già un ordine di custodia per le stesse accuse; un altro tunisino pregiudicato e senza fissa dimora arrestato per furto di uno scooter; una donna aggredita da un lavavetri abusivo in mezzo alla strada; una giovane ladra rumena sorpresa a rovistare nelle stanze di un’abitazione.
“E la lista è ancora lunga, lunghissima – insiste Maccari -. Il centralino del 113 scoppia per le segnalazioni e le richieste di aiuto, gli uomini non ce la fanno neppure a correre di qua e di là dato la quantità di servizi da svolgere e l’esiguità dei numeri a disposizione. Un Ente come l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Mestre ha avvertito che in dieci anni i furti negli esercizi commerciali sono cresciuti del 150%, lamentando che i responsabili la fanno franca!”.
“Nonostante la capillare ed encomiabile azione condotta sul territorio dalle Forze dell’ordine – ha detto infatti Paolo Zabeo della Cgia di Mestre – il 77 per cento dei furti nei negozi rimane impunito. Inferiore dunque al trenta per cento la percentuale di reati denunciati e poi puniti. E’ sconfortante!”. “E’ sconfortante sì – conclude il Segretario Generale del Coisp -. Soprattutto perché noi facciamo davvero sacrifici enormi per tentare di salvare il salvabile, ed avvertire questi toni sfiduciati della gente è come vanificare tutti i nostri sforzi. Ma ancor più sconfortante è vedere con quale menefreghismo chi ci governa reagisca di fronte a questo stato di cose, di fatto ignorando bisogni, esigenze e richieste dei cittadini, ed insistendo a non gestire con la dovuta serietà ciò che attiene al diritto alla sicurezza degli italiani, che invece richiederebbe ben altri interventi che ci consentissero di adempiere al meglio ai nostri compiti”.