Cittadinanzattiva su accordo Stato-Regioni per edilizia scolastica: “Bene, ma occorre ulteriore impegno in zone a rischio sismico e su anagrafe”

“Esprimiamo parere favorevole a quanto emerso dall’accordo Stato – Regioni di ieri sull’edilizia scolastica anche se avanziamo alcuni dubbi e perplessità che ci auguriamo vengano chiariti nella prossima riunione dell’Osservatorio dell’Edilizia scolastica di cui facciamo parte”, dichiara Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale Scuola di Cittadinanzattiva.
“L‘individuazione di procedure più snelle per l’assegnazione dei fondi statali, specificata nell’accordo, – ha detto ancora – è un tema cruciale per garantire un’accelerazione degli investimenti sugli edifici scolastici date le condizioni in cui versano. Ci auguriamo che, sulla base di questa prima sperimentazione, possano produrre gli effetti sperati in termini di drastica riduzione dei tempi per l’utilizzo effettivo delle risorse a disposizione. In merito ai quattro criteri individuati (numero degli studenti, edifici, zona sismica, affollamento delle strutture) per la ripartizione dei fondi a livello regionale, ci sembra insufficiente la percentuale riservata agli edifici situati in zone a rischio sismico (solo il 10%) per due motivi: innanzitutto perché gli edifici situati nelle zone a maggior rischio sismico, 1 e 2, sono più di 18.000, cioè più di un terzo del totale, e perché ad oggi la percentuale complessiva di quelli adeguati sismicamente è davvero molto bassa (5% nel XVI Rapporto di Cittadinanzattiva che presenteremo il prossimo 27 settembre). Anche alla luce dei frequenti terremoti che interessano vaste zone del Paese, riteniamo che debba essere riservata una percentuale molto più rilevante in termini di stanziamento di risorse.
“Non da ultimo, – ha concluso Bizzarri – continuiamo a insistere sull’importanza di disporre di un’Anagrafe dell’Edilizia scolastica aggiornata in tempo reale, accessibile ai tecnici e agli amministratori locali come anche ai cittadini utenti, rinnovata con l’introduzione di molti altri indicatori (500 rispetto ai precedenti 150). Il fatto che il Ministro ne ribadisca la messa in chiaro in tempi brevi ci conforta ma vorremmo una maggiore chiarezza sui tempi effettivi di questa operazione e su come questa Anagrafe colloquierà con la mappatura satellitare degli edifici scolastici annunciata qualche giorno fa”.
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