Il circo è arrivato a Campobasso e, come ogni anni, l’Enpa e Fare Verde si stanno battendo contro l’utilizzo di animali di ogni razza all’interno di spettacoli a scopo di lucro, ritenendo inoltre gli show circensi diseducativi per i bambini, che ne sono ignari ammiratori.
Per le due associazioni, questi spettacoli contemplano lo sfruttamento degli animali per il divertimento umano basati su continue violenze, come le pessime condizioni di detenzione in gabbie e spazi angusti, nonché le repellenti condizioni igieniche.
L’aspetto più orribile è quello dell’addestramento – si legge nella nota stampa congiunta –, basato su vere e proprie torture con l’utilizzo di bastoni, catene, fruste e scariche elettriche, con lo scopo di sottomettere l’animale alla volontà del domatore, al fine di costringerlo ad effettuare esercizi innaturali per l’essere animale.
Gli sfortunati esseri che non imparano i giochi degli uomini, spesso, muoiono per le ferite, oppure rassegnati al loro destino si rifiutano di mangiare, preferendo la morte.
Si continua a leggere nella nota stampa, che fortunatamente negli ultimi anni questi spettacoli sono sempre meno apprezzati, grazie a una maggiore diffusione del senso civico e del rispetto per gli animali.
Nonostante ciò, l’Italia continua a sovvenzionare con denaro pubblico centinaia di circhi, i cui proprietari in molti casi effettuano indisturbatamente la compravendita e l’importazione illegale di decine di specie animali, molte delle quali vietate dalla legge e da diverse convenzioni internazionali tra cui quella di Washington.
L’Enpa e Fare Verde concludono auspicando che già nell’immediato futuro saranno vietati questi spettacoli, adottando precisi provvedimenti di divieto di spettacoli circensi con l’utilizzo degli animali. Nel frattempo, le due associazioni sperano nel buonsenso dei genitori affinché spieghino ai propri figli che dietro ai giochi imposti agli animali si nascondono atroci torture.
L’appello per chi lavora nei circhi, pur rispettando il sacrosanto diritto al lavoro, è quello di recuperare le antiche e nobili arti circensi, senza l’utilizzo di animali, affinché anche essi rispettino il diritto degli animali di vivere in maniera dignitosa e senza inutili quanto orribili sofferenze.