Il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, ha partecipato questa mattina alla Cerimonia di intitolazione del CPIA di Campobasso al Maestro Alberto Manzi, figura indimenticata di docente, pedagogista e scrittore che con i suoi programmi televisivi consentì l’alfabetizzazione di una vasta fetta di popolazione.
Ha aperto la cerimonia d’intitolazione la Dirigente scolastica del Cpia Valeria Ferra e a seguire ci sono stati i saluti istituzionali del sindaco Gravina e gli interventi della Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale, Anna Paola Sabatini e di Monsignor Giancarlo Maria Bregantini, Arcivescovo di Campobasso-Bojano.
Ospite d’eccezione della giornata è stato l’Onorevole Rossano Sasso, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione, al quale sono state affidate le conclusioni con la premiazione degli alunni del Liceo Artistico “Manzù” di Campobasso e del Liceo Artistico “Iacovitti” di Termoli che hanno partecipato al concorso “Un logo per il Cpia”.
“L’attenzione da parte dell’Amministrazione comunale cittadina per la funzione che questo istituto ha il merito di assolvere all’interno della nostra comunità è doverosamente alta e ci porterà a dare una nuova sistemazione logistica, ancora più adeguata di quella odierna, a una struttura come questa del CPIA che ha, tra le altre cose, il merito di occuparsi direttamente, su più livelli, dell’istruzioni degli adulti – ha dichiarato il sindaco Gravina nel suo intervento iniziale – Il CPIA di Campobasso, scuola capace di accogliere, svolge con sensibilità e competenza un lavoro fondamentale di alfabetizzazione in età adulta, valorizzando al meglio ogni contesto multietnico e multiculturale”.
Nel corso della cerimonia vi è stato anche l’intervento della Docente di Alfabetizzazione del Cpia, Filomena Di Lisio, accompagnata dalla mediatrice linguistica Julia e da uno studentessa ucraina che ha raccontato la sua esperienza di accoglienza.
L’attore Diego Florio, accompagnato dalle musiche del Maestro Isidoro Nugnes, ha letto la famosa “Lettera del Maestro Manzi”, del 1976, ai suoi alunni alla fine del percorso di quinta elementare, e un brano scelto dal “Diario di scuola” di Daniel Pennac. A seguire, vi è stata l’emozionante testimonianza della Professoressa Maria Fierli, alunna del Maestro Manzi.